Il Milan esce sconfitto dall'ultima amichevole estiva contro il Betis, ma porta con sé interessanti spunti da approfondire in separata sede a Milanello. Vincenzo Montella ha sfruttato l'occasione per permettere a chi ha giocato meno di mettere minuti nelle gambe e testare degli esperimenti che potrebbero tornare utili nel corso della stagione. Osservato speciale, tra gli altri, Hakan Calhanoglu. Il turco è stato chiamato a sostituire Jack Bonaventura, agendo quindi da interditore tra centrocampo e attacco: andiamo ad analizzare la sua prestazione.
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Calhanoglu, meglio trequartista che interno
Il nuovo numero 10 rossonero ha faticato quando si è trovato a giocare in linea nei tre di centrocampo. Chiuso dagli avversari, il turco ha trovato poche volte la palla, fatto che non gli ha nemmeno permesso di trovare il ritmo della partita. Molto meglio quando invece è stato avanzato da Vincenzo Montella nel ruolo di trequartista nel 4-2-3-1. È con questo modulo che Hakan Calhanoglu ha fatto le cose migliori.
Da menzionare senz'altro la qualità dei suoi calci piazzati. Nonostante fosse cosa nota, impressiona ogni volta la forza e la traiettoria che Hakan Calhanoglu sa imprimere ai suoi palloni. Diversi sono stati i cross da fermo che hanno messo in difficoltà la difesa del Betis, imbeccando i colpi di testa di André Silva e Gustavo Gómez. Proprio da un calcio piazzato del turco è nato il fallo che ha poi portato al rigore del momentaneo pareggio del Milan.
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