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Campopiano: “C’è l’intesa Fininvest-SES. Proroga e caparra ad un passo”

Donato Bulfon

Pasquale Campopiano, giornalista esperto delle vicende rossonere in termine di closing, ha rivelato come Fininvest e SES siano vicini ad una nuova intesa

Pasquale Campopiano, giornalista esperto delle vicende rossonere in termine di closing, ha rivelato come Fininvest e SES siano vicini ad una nuova intesa. Ecco le sue parole apparse sul proprio sito internet ufficiale.

"Parto da un dato inconfutabile: quella tra Fininvest e Sino Europe è la trattativa più lunga, complicata e inedita che la storia delle M&A nello sport ricordi. Non lo dico io, sia chiaro, lo pensano e lo dichiarano esperti economisti, addetti ai lavori e advisor di primissimo livello. E, salvo colpi di scena, la trattativa tra Fininvest e SES per la cessione/acquisto del Milan, continuerà. Saranno decisive la prossime 48/72 ore, che porteranno alla firma del nuovo contratto riveduto e corretto e al versamento della terza caparra cinese da 100 milioni dopo quelle depositate a settembre e a dicembre. Firma e versamento che a loro volta daranno il là alla proroga di un mese chiesta dai cinesi e concessa da via Paleocapa, che dovrebbe portare all’ineffabile closing tra il 7 a il 14 aprile", venerdì santo.

LE (POCHE) CERTEZZE – "Altri dati pressoché certi in una storia piena di incertezze: trecento milioni di euro sono seicento miliardi delle vecchie lire, figurano come caparre/penali, ma se arriverà la proroga, sono la più seria e inequivocabile ipoteca sulla chiusura dell’affare. Trecento milioni rappresentano circa il 58% della cifra totale pattuita per avere il Milan, 520 milioni di equity e 220 milioni di debiti da coprire. SES li verserebbe per trattare ancora non risultando a tutti gli effetti proprietaria, nonostante la maggioranza raggiunta, se non verrà scritta la parola closing. Infine – e lo certifica il dossier di questi giorni inviato a Unicredit e Fininvest – i trecento milioni sono soldi versati direttamente dal chiacchieratissimo Yonghong Li. La tracciabilità dei suoi capitali è stata presentata al venditore, le norme anti-riciclaggio saranno rispettate. Era una delle due garanzie chieste da Fininvest a SES; l’altra, sulla struttura finanziaria di tutta l’operazione e sui capitali disponibili per la chiusura, è inserita in un secondo fascicolo che Rotschild ha presentato a Lazard per arrivare ai giorni di Pasqua. Conferme su questi due aspetti da entrambi i fronti".

DAL FONDO ALLA SOCIETA’ OFFSHORE – "I giorni più complicati dopo il mancato closing del 3 marzo sono ormai alle spalle. I tifosi del Milan hanno capito che in questo momento Sino Europe è l’unico interlocutore diretto di Fiininvest, nonostante le voci su fantomatiche cordate e su rientri impossibili in questo momento; quello che faticano a comprendere è come un fondo come SES, che fino ad oggi ha avuto enormi problemi nel chiudere l’operazione, possa garantire solidità economica e un futuro ambizioso al Milan dopo il soffertissimo closing".

COSA ACCADRA’ AL CLOSING: IL PIANO DI YONGHONG E L’ESCAMOTAGE DELLA CLAUSOLA DI GRADIMENTO – "Yonghong Li unico azionista della società offshore che fa riferimento a SES nell’affare Milan, spaventa tutti i tifosi rossoneri, per niente convinti dalle potenzialità del misterioso broker di Hong Kong. Dubbi comprensibili dopo i rinvii e le incertezze a pochi passi dal closing. Dopo una lunga ricerca, ho cercato di ricostruire il piano dell’uomo che ha deciso di prendersi il Diavolo già due anni e mezzo fa, prima di Mister Bee. E questo piano trova conferme da fonti accreditate. La chiave di tutta l’operazione è un dettaglio passato ai più inosservato: ricordate l’ultima convocazione dell’assemblea dei soci? All’ordine del giorno (poi saltato per il mancato closing) c’era la modifica dell’articolo 6 dello statuto del Milan, la clausola di gradimento, quella che prevede che qualsiasi cambiamento di controllo di proprietà che comporta l’ingresso di nuovi soci deve essere approvato con una clausola di gradimento dal cda in carica.

La conditio, inutile nasconderlo, è arrivarci al giorno del closing. Poi, forse molte cose saranno più chiare. Il mio compito, tra gli alti e bassi di questa trattativa, è stato sempre quello di cercare di spiegarla ai tantissimi tifosi del Milan in trepidante attesa, perciò vi sottopongo le ultime news che ho ricostruito e mi sono state confermate dalle fonti più vicine alla trattativa. Il primo punto è che non c’è più un fondo a trattare l’acquisto del Milan: la SES si staglia sullo sfondo dell’operazione, interamente ricostruita ad Hong Kong dopo la stretta sull’esportazione dei capitali dalla Cina; c’è una società di capitali offshore, adesso, a trattare, Con una serie di finanziatori/sottoscrittori che presto potranno diventare investitori, vi spiego perché. Il “gioco” di Yonghong Li è tutto qui: la modifica di questa clausola gli consentirà di realizzare il suo ambizioso piano. Quello che sembra delinearsi come l’unico proprietario del Milan in realtà durerà poco: Yonghong Lisi è dovuto esporre in prima persona nel momento in cui l’operazione è stata ricostruita offshore. Una volta completato l’acquisto, Li con la modifica della clausola di gradimento avrà la possibilità di “rivendersi” le quote ai soci finanziatori-sottoscrittori che in questo momento sono alle sue spalle".

COSI’ HUARONG POTREBBE DIVENTARE SOCIO INVESTITORE – "Un esempio, forse, chiarirà meglio il tutto: dalle informazioni che ho raccolto, la China Huarong partecipa all’operazione con un finanziamento di circa 140 milioni, capitali che figurano come “due to closing“, cioè versati al momento della firma. Un attimo dopo la stessa firma (ma è chiaro che ciò avverrà quando i giochi politici all’interno dell’operazione e le normative da rispettare lo consentiranno), la Huarong (o chi per lei) e tutti gli altri finanziatori, potranno versare grandi liquidità sotto forma di prestito, ricevendo in garanzia quote della stessa società che sarà proprietaria del Milan. Così Yonghong Li ricostruirà la Sino Europe, il fondo di investitori interessati ad acquistare il Milan. Quasi superfluo precisare che questo scenario potrà prefigurarsi soltanto a fronte di versamento della terza caparra, proroga e firma del closing. Un passo alla volta".

 

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