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Campopiano: “Closing rinviato al 7 aprile. Ecco come sono andate le cose”

Casa Milan
Il giornalista Pasquale Campopiano, tra i primi ad occuparsi della trattativa della cordata cinese per l'acquisto del Milan, ha rivelato particolari interessanti sulla vicenda

Donato Bulfon

Il giornalista Pasquale Campopiano, tra i primi ad occuparsi della trattativa della cordata cinese per l'acquisto del Milan, ha rivelato particolari interessanti sulla vicenda. Ecco quanto apparso sul suo sito internet personale.

IL PUNTO - "Il closing tra Fininvest e Sino Europe Sports sta per essere rinviato", spiega il giornalista. "Salvo clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuto, legati a una possibile fine della trattativa che al momento sia fonti meneghine che cinesi, escludono. Come sempre in questa storia tutto sará deciso sul filo del rasoio e con l’acqua alla gola. Molto probabilmente il closing sarà rinviato al prossimo 7 aprile, a fronte di una terza caparra da 100 milioni richiesta da Fininvest e garantita da SES, che sará versata entro il 10 marzo. Il silenzio dietro il quale si sono trincerate le parti in causa in queste ultime ore è legato alla riscrittura dei contratti che advisor e studi legali stanno affrontando lavorando giorno e notte. In serata o al massimo domani, nel giorno deputato all’ennesima firma rinviata, Fininvest e SES probabilmente faranno un comunicato congiunto per annunciare l’ennesimo slittamento. Che sara’ programmato a pochi giorni dal derby con l’Inter".

I DETTAGLI - "La China Construction Bank avrebbe percepito fastidio da parte del governo per la sua intenzione di utilizzare capitali fuori dalla Cina", rivela Campopiano. "Per evitare contrasti avrebbe chiesto a SES di congelare la sua partecipazione e di sfilarsi. L’altro investitore, invece, quello anonimo, con un peso specifico di circa 100 milioni nell’operazione, avrebbe chiesto ulteriori due settimane di tempo. A conti fatti Yonghong Li e SES si sono cosi trovati a pochi giorni dal closing con circa 180 milioni mancanti. Se i 100 destinati alla vita del Milan potevano essere garantiti anche in un secondo momento, Fininvest ha puntato i piedi sugli 80 destinati al closing di Construction Bank e non ha concesso a SES la possibilità di firmare con la promessa di versare quei soldi nei giorni seguenti al 3 marzo. Ecco perché, a conti fatti, si profila l’ennesimo rinvio che, ripeto, salvo clamorosi colpi di scena dovrebbe essere annunciato entro domani".

QUALE FUTURO - "Una volta messa la parola fine a questo complicatissimo closing", continua il giornalista, "SES avrebbe maggiore libertà di agire con i suoi finanziatori, perché la stretta governativa e le autorizzazioni sono legate soltanto alle acquisizioni societarie e agli aumenti di capitali nelle stesse, mentri i cinesi agirebbero con gli shareolder loan, i prestiti degli azionisti, in questo caso inizialmente a tasso zero. Tradotto: grande liquidita’ in attesa dei ricavi del fatturato. Ma è chiaro che senza closing non si va da nessuna parte".

 

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