Intervistato da Sky Sport, l'ex attaccante argentino Claudio Caniggia ha parlato di Napoli-Milan e dell'eliminazione dell'Italia, queste le sue parole: "I capelli? Diminuiscono, ma resistono. Tornare al San Paolo invece è stata una grandissima emozione".
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Caniggia: “Come tutti gli italiani credevo di vedere Insigne con la Svezia…”
L'Italia: "Una situazione molto brutta, non credevo che l'Italia potesse rimanere fuori, sono qui da 15 giorni, ho visto la partita, che brutto non avere l'Italia ai Mondiali".
Napoli e Milan: "Il Napoli ha qualcosa in più, ma il Milan è sempre una grande squadra. Il possesso palla che ha il Napoli manca ai rossoneri, giocano molto bene e sono molto corti. Insigne è un grande giocatore, ero convinto che avrebbe giocato contro la Svezia, come tutti gli italiani del resto. Lui è molto bravo a prendere lo spazio, un po' come facevo io, a fare le diagonali, a muoversi fra i centrali, a stare sul filo del fuorigioco. Un paragone con il Napoli di Maradona? Altri tempi, altri avversari, non si possono fare paragoni, questo Napoli sta facendo un grandissimo campionato, l'allenatore è molto bravo e sta facendo un lavoro straordinario. Questo Napoli ha più punti, ma ai tempi di Maradona c'erano avversari straordinari".
Messi e Maradona: "Messi è un fenomeno, un giocatore straordinario, ma non si può fare un paragone come Maradona, è un caso a parte, il più forte che abbia mai visto".
Un nuovo Caniggia: "Non mi viene in mente nessuno con le mie caratteristiche, ho detto Insigne, ma lui gioca più sulla sinistra, io ero più seconda punta e più centrale, forse c'è qualche similitudine, ma non mi viene in mente nessuno. Palacio? Qualcosa di me c'era quando giocava al Boca, qui gioca diverso, ma è il calcio italiano ad essere diverso, il calcio italiano è quello più difficile, quello con meno spazio e meno tempo per pensare ".
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