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Fabio Capello, ex giocatore del Milan tra il 1976 ed il 1980 (87 presenze e 9 gol, con una Coppa Italia ed uno Scudetto vinti nel 1977 e nel 1979), ed allenatore del Milan nel 1987, tra il 1991 ed il 1996 e nel 1997-98 (9 trofei vinti, ovvero 4 Scudetti, 3 Supercoppe Italiane, una Champions League ed una Supercoppa Europea), è intervenuto questa mattina ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport', in onda su 'Radio Uno', per parlare dei temi principali del campionato di Serie A e della Champions League.
Naturale passaggio dedicato anche al Milan, al suo attuale momento societario e 'di campo', nonché a Gianluigi Donnarumma, 18enne baby fenomeno rossonero reduce da costata, ieri pomeriggio a Pescara, due punti alla squadra di Vincenzo Montella. “L'Inter ha un grande futuro, Suning è una grande società, un grande azionista che ha dimostrato quali siano le sua ambizioni. Al Milan, invece, non si capisce nulla”, ha sentenziato Capello, che non ha di certo nascosto le sue enormi perplessità sui continui problemi nel closing per il passaggio di proprietà del club rossonero. “Il Milan dovrebbe vivere e giocare costantemente la Champions, non può stare in quella posizione, deve essere una società molto più ambiziosa ma la strada è lunga e difficile. Berlusconi? Sono 4-5 mesi che non lo sento...”.
Su Donnarumma, Capello è stato molto 'paterno': ", anzi lo abbraccerei, l'avrei fatto già negli spogliatoi. Se il Milan è in quella posizione attuale lo deve anche a Donnarumma, che ha fatto parate grandi, miracoli. Come tutti si può sbagliare. Io non ho mai criticato individualmente un giocatore, non è nelle mie caratteristiche”.
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