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Cessione Milan – Closing a un passo, poi 100mln per il mercato

Milan Berlusconi, Han li e Yonghong Li, altro rinvio per il closing ( credits: lastampa.it)
Il closing è ormai a un passo, sarà il 14 aprile. Yonghong Li si impegnerà a ridare i 303 milioni di prestito entro 18 mesi. Per il mercato 100 milioni.

Stefano Bressi

A pochi metri dal traguardo. Yonghong Li sta lavorando sodo per riuscire a portare a termine l'acquisto del Milan e soprattutto per garantirgli un futuro roseo. Il cinese si è indebitato enormemente per raggiungere l'obiettivo e ha tanti sogni e tanta ambizione: progetti importati per il futuro rossonero. I tifosi, però, non sono ancora del tutto sereni. Un po' di ombra c'è ancora, con qualche incognita che preoccupa. La Gazzetta dello Sport ha posto dieci domande, alle quali ha dato altrettante risposte, per cercare di chiarire un po' la situazione.

Il closing è certo? - L'assemblea del Milan è stata convocata per il 14 aprile e nessuno vuole andare oltre. Yonghong Li, dopo il finanziamento del fondo Elliott, ha trovato le risorse per rispettare gli impegni con Fininvest: nei prossimi giorni si arriverà a un totale di 600 milioni più gli impegni per l'indebitamento della gestione Berlusconi. Tutti gli ostacoli sono stati rimossi. In questi giorni i legali di Mr Li stanno traducendo dall'inglese all'italiano e al cinese le ultime intese con Elliott. Solo l'imponderabile può portare a un nuovo rinvio.

Mr Li ha dato in pegno il Milan: cosa rischia il club? - L'ipotesi estrema è che la società passi nelle mani del fondo Elliott se Yonghong Li non restituisse i 303 milioni entro 18 mesi. Ma nel contratto non sono previsti coinvolgimenti nel capitale o opzioni per il fondo statunitense. Si tratta di un "prestito ponte".

Il nuovo Milan ha vantaggi se estinguono il prestito prima dei 18 mesi? - Non ci sono clausole vantaggiose a riguardo, ma è nei piani dell'a.d. in pectore Marco Fassone una ricerca di nuovi finanziamenti con tassi meno onerosi. In parallelo Mister Li conta su significativi ricavi sui mercati asiatici e sul coinvolgimento di nuovi investitori.

Perché è stato applicato un tasso tanto alto? - In operazioni last minute come questa i tassi salgono perché si esce dai canali tradizionali del credito che di norma hanno istruttorie più lunghe e organi di controllo meno elastici. Aggiungiamoci che è un hedge fund (quale è Elliott) e per natura speculativo.

Perché il finanziamento da 180 milioni ha un tasso dell'11,5% mentre il Milan per i restanti 123 milioni, compreso il bond da 50, paga il 7,7%? - La parte più consistente del debito se l'è addossata Mister Li. Invece Fassone ha spuntato un tasso inferiore per la quota  di pertinenza del club in modo da non gravare sui conti futuri.

Quanto ha speso sinora Mister Li? Quali sono le sue possibilità? - Personalmente Li ha messo ha disposizione 300 milioni suoi e conta su finanziamenti di alleati orientali per altri 150 milioni. Nelle sue credenziali a Fininvest ha dimostrato di avere partecipazioni per almeno 700 milioni di euro in 5 distinte società (due nel mercato immobiliare).

Che sta succedendo in Cina per l'esportazione di capitali? - Nello scorso ottobre lo yuan (o renmimbi) ha subito una svalutazione in doppia cifra. Così la Banca Centrale si è vista costretta a chiedere a Safe (l'agenzia di controllo sul tema) di limitare il più possibile gli investimenti non strategici all'estero: il calcio ha pagato più di altri settori. Nel frattempo la valuta ha recuperato parte del suo valore. La manovra restrittiva, allora, fino a quando durerà? Gli acquirenti del Milan sperano non per molto...

Dalla Cina chi può correre in aiuto di Mister Li? - In questi mesi al fianco dell'acquirente del Milan ha operato con grande sintonia Huarong, la società di asset management di natura pubblica che ha come fine istituzionale quello di appoggiare iniziative imprenditoriali di rilievo. Negli ultimi tempi, però, la strategia di Huarong ha dovuto fare i conti con le scelte di Pechino in tema di capitali all'estero. Tutto lascia credere, però, che il feeling con Mister Li sia intatto. Tale considerazione può essere fatta anche per altri importanti investitori cinesi con sponda già a Hong Kong.

Il Milan verrà quotato in Borsa? - Nei progetti del broker che sta per acquistare il club rossonero la quotazione alla Borsa di Hong Kong è uno dei primi obiettivi. Il brand milanista è già molto famoso in Asia e l'intenzione è di sviluppare al più presto importanti sinergie con quei mercati, in modo da attrarre gli appassionati di quell'area. Ecco perché occorreranno almeno tre anni per puntare a una Ipo vera e propria.

Quanti denari avrà il Milan per il prossimo mercato? - Tra i 100 e i 150 milioni di euro. Considerando i 50 milioni a budget si possono stimare investimenti sul mercato considerevoli. Rateizzando i pagamenti, infatti, le uscite a bilancio vanno calcolate solo per un terzo.

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