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Cessione Milan – Con Elliott, società sul modello Arsenal

Stefano Bressi

Il nuovo Milan potrebbe essere strutturato come l'Arsenal: Elliott ha già individuato degli investitori nel caso in cui Yonghong Li non restituisse i 300mln
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Il closing è vicino e presto il Milan passerà nelle mani di Yonghong Li. Bisognerà vedere, però, se ci resterà. Il cinese, infatti, è arrivato al closing grazie al prestito di Elliott, che ha in pegno proprio il club di via Aldo Rossi. Nel caso in cui Yonghong Li non dovesse riuscire a restituire i 300mln, il fondo statunitense passerebbe alla timone. In tal caso la struttura societaria rossonera potrebbe somigliare a quella dell'Arsenal, anche perché la squadra del cuore di Paul Singer, fondatore di Elliott, è proprio l'Arsenal. Vincenzo Montella come Arsene Wenger? Chissà... Intanto scopriamo come potrebbe essere organizzata la società.

Singer ha già iniziato a pensare a un eventuale futuro alla guida del Milan. Come detto, è un grande appassionato di Arsenal, che segue spesso in un bar di New York oppure allo stadio, insieme al figlio che gestisce la filiale di Elliott a Londra. Pare che Singer abbia già individuato alcuni investitori pronti a entrare nel nuovo Milan. Proprio i Gunners sono gestiti da anni da una holding controllata da vari imprenditori. Ipotesi, ribadiamo, valida solo nel caso in cui Mister Li non rimborsasse il prestito.

Infine potrebbe esserci un'altra somiglianza con la squadra londinese. Fino al 2013, infatti, i Gunners hanno avuto come presidente onorario Hill-Wood, che per decenni aveva gestito il club in precedenza. Esattamente la stessa cosa che dovrebbe accadere adesso con Silvio Berlusconi. Il closing si avvicina. Il futuro del Milan sarà presto più chiaro.

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