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Il closing si farà. Dopodiché, ad attendere Yonghong Li, prossimo presidente del club, Marco Fassone, amministratore delegato, e Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo, ci sarà un periodo abbastanza infuocato. Già basti pensare che la prima uscita ufficiale sarà il derby di sabato prossimo contro l'Inter. Prima volta che le due milanesi si affrontano con le proprietà cinesi, prima volta che si gioca alle 12:30. Ci si gioca tanto, soprattutto il futuro in Europa League. Ma una vittoria avrebbe anche tanti altri significati.
Sono passati nove mesi da quando è stato firmato il preliminare, adesso dunque c'è tantissima voglia di iniziare e mostrare la validità di acquirenti e dirigenti. L'eredità pesantissima di Silvio Berlusconi dovrà essere uno stimolo in più a fare bene. Fassone e Mirabelli sono attivi, in realtà, già da diverso tempo: hanno avviato contatti, trattative e stretto accordi sulla parola. I tanti ritardi, però, li hanno ostacolati. Per esempio è da verificare, scrive il Corriere dello Sport, il futuro di Sead Kolsinac, che sembrava promesso ai rossoneri, ma potrebbe finire all'Everton.
Prima che il calciomercato cinese inizi davvero, però, non può non esserci un incontro con Vincenzo Montella, che servirà anche a capire se si può continuare a lavorare insieme, anche se tutto lascia pensare di sì. Nel caso tutto fosse confermato, l'allenatore indicherà alcune necessità e valuterà le proposte di Fassone e Mirabelli. Per ora i nomi individuati dalla futura dirigenza sono Mateo Musacchio per la difesa, Cesc Fabregas e Luiz Gustavo per il centrocampo e Keita per l'attacco. Il sogno è Pierre Aubameyang, ma sembra destinato a essere irraggiungibile. La cassa mette a disposizione 50 milioni. A seconda delle condizione che i dirigenti riusciranno a ottenere si capirà se quel denaro potrà corrispondere davvero a un investimento da oltre 100 milioni.
Tra le priorità, ovviamente, ci sono anche i rinnovi di contratto. In modo particolare quello di Gianluigi Donnarumma. C'è solo da convincere Mino Raiola della bontà del progetto. Non è facile che si sblocchi tutto in tempi rapidi. Bisognerà metterci pazienza e tanti soldi. Delicata la situazione di Mattia De Sciglio, che è sempre pressato dalla Juventus. Suso, infine, non è in scadenza, ma potrebbe essere tentato da un ritorno in patria. Ecco perché serve blindarlo.
L'ultimo impegno di Fassone sarà con l'UEFA. Già la prossima settimana il futuro amministratore delegato andrà a presentare il piano di rientro nei parametri del Fair Play finanziario. Nel caso fosse accettato dal UEFA, allora si sancirà un voluntary agreement, così che non ci siano vincoli a patto di raggiungere l'obiettivo finale: pareggio di bilancio tra quattro anni.
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