La sensazione era che mancasse solo un passo a far saltare tutto per aria. La cessione del Milan non era mai sembrata così lontana. Poi, all'improvviso, l'ancora di salvezza ed è partita la corsa contro il tempo. Yonghong Li ce l'ha fatta: ha trovato i soldi per completare l'acquisto del Milan, come spiega il comunicato ufficiale di sabato. Ora è chiara anche l'entità della somma finanziata da Elliott, fondo statunitense: 303 milioni, tra finanziamento iniziale e successivo al closing. Tutto il resto sarà a carico di Yonghong Li, unico investitore.
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Cessione Milan – Tutti i dettagli e i segreti dell’operazione
Facciamo ordine: innanzitutto in prossimità della scadenza della terza caparra Mr. Li si è ritrovato senza i finanziamenti di varie istituzioni cinesi, che si sono tirate indietro. Situazione drammatica, scrive La Gazzetta dello Sport. L'operazione era virtualmente saltata, visto che Yonghong non aveva intenzione di rischiare mettendo sul piatto altro denaro proprio. A questo punto è entrato in campo Marco Fassone, coinvolgendo l'avvocato Riccardo Agostinelli, chiedendogli di trovare un finanziamento tra i fondi di credito internazionali specializzati nel settore. La scelta di Fassone non è casuale: Agostinelli era già stato scelto per la successiva operazione di rifinanziamento del debito del club, come fatto già per Inter e Roma.
Nonostante il poco tempo a disposizione, la ricerca è andata a buon fine e il 18 marzo è stato firmato un documento preparatorio del contratto non vincolante con il fondo Blue Sky, supportato da una lettera di interesse all'investimento di altri due fondi: Elliott e Arena. Passo decisivo per convincere Yonghong Li a pagare la terza caparra. Il 20 marzo a Londra, negli uffici Elliott, c'è stato un incontro che ha coinvolto tutte le parti: Han Li e Fassone hanno presentato a Elliott il piano economico-finanziario, mentre Agostinelli ha mostrato la nuova struttura legale dell'operazione. Giorni decisivi. La trattativa è proseguita tutta la settimana, fino al momento delle firme sulla lettera vincolante di impegno all'operazione, l'altro ieri mattina. L'unico finanziatore rimasto è Elliott: anche Arena si è ritirato.
Entriamo nei dettagli del finanziamento fatto a Rossoneri Sport Lussemburgo: quello iniziale è da 253 milioni, di cui 180 milioni per il closing e 73 per rilevare parte del debito del club. Dopo il closing, il finanziamento sarà trasformato in un'obbligazione, con un'ulteriore tranche da 50 milioni per lo sviluppo del Milan. Tassi di interesse elevatissimi. Non potrebbe essere altrimenti, visto il rischio dell'operazione: 11,3% per i 180 milioni e 7,7% per gli altri 73 più 50 milioni. In caso di inadempienze da parte di Yonghong Li, Elliott potrà rifarsi sulle sue proprietà, quindi anche sul Milan. In pratica avrà un pegno sulle azioni rossonere. I prossimi giorni saranno dedicati alla preparazione della documentazione necessaria nelle varie lingue. Il closing è confermato al 14 aprile. Sembrava impossibile, senza investitori e con il governo cinese che aveva bloccato tutto. Passando da Hong Kong, però, è stato tutto di nuovo possibile.
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