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Manca un mese esatto al 3 marzo, deadline per il closing dell'operazione di compravendita del Milan. Arriva una novità importante per il club di via Aldo Rossi: la sede operativa dei nuovi azionisti si è spostata a Hong Kong per ovviare alle difficoltà sulle autorizzazioni per l'espatrio di capitali, che hanno già prodotto diversi rinvii. Questa volta, dunque, scrive La Gazzetta dello Sport, dovrebbe essere tutto pronto. C'è fermento nell'entourage di Yonghong Li, che sarà vice-presidente del Milan. Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli sono già al lavoro, così da recuperare tutto il tempo perso. La partita più importante, però, si sta giocando tra Guangzhou e Shenzhen, dove si trova la base di Yonghong Li e dei suoi partner più vicini. Fino a domenica tutto bloccato per il capodanno cinese, ma da lunedì si metteranno al lavoro per accelerare il tutto. Entro venerdì prossimo i cinesi contano di poter dare la spallata decisiva, ovvero fornire le garanzie per il pagamento dei 420 milioni (320 a Fininvest, 100 nelle casse del Milan). Al momento dei pagamenti sarà anche svelato chi si cela dietro la Sino-Europe Sports. Se tutto andrà per il meglio, potrà essere convocata l'assemblea dei soci.
La novità più rilevante, dunque, è la nascita di Rossoneri Hong Kong, che è una costola di SES e che sarà il salvadanaio rossonero. Tecnicamente il nuovo fondo farà ancora sponda su Rossoneri Lussemburgo, che è il versante europeo della nuova entità milanista. In pratica Yonghong Li, che conta sull'asse strategico con la finanziaria Huarong, ha fatto portare sulla ex colonia inglese i suoi soldi e quelli dei partner.
Questo trasloco a Hong Kong avrà degli effetti anche sul Milan: confermato, infatti, il progetto di quotare in borsa il club rossonero e tutto lascia pensare, a questo punto, che sarà la borsa di Hong Kong. La nuova governance, comunque, vedrà prevalere volti italiani. Silvio Berlusconi resterà presidente onorario. In segno di rispetto non sarà nominato un presidente, mentre Yonghong Li, come detto, sarà vice-presidente esecutivo. Onde evitare equivoci, Berlusconi non ha preteso alcuna responsabilità. Silvio, comunque, non abbandonerà il Milan. Il closing si avvicina: -1 mese.
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