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(fonte: acmilan.com)
LA PARTITA - Contro il Torino, il Milan ha dominato e attaccato come non aveva fatto nemmeno l'anno scorso, quando ha vinto 3-2 nella prima giornata di Campionato. La squadra ci ha provato oltre ogni ragionevole episodio, anche nei minuti di recupero. Ma il calcio non è mai uguale a se stesso e come capita di vincere limitando al minimo le occasioni, può succedere di non riuscirci con il portiere avversario migliore in campo e con 15 tiri in porta, di cui molti pericolosi e 11 nello specchio.
I MOTIVI DELLA PARTITA - Kalinic ha colpito un palo, il suo unico vero errore del match. Il resto si è consumato fra grandi parate di Sirigu e una segnalazione dell'assistente di Irrati per fuorigioco. Lo stesso André Silva ha sfiorato un gol che si doveva e poteva fare nel primo tempo, ma poi è cresciuto nella ripresa come partecipazione alla manovra. Sono situazioni che non balzano agli occhi perché avviluppate dallo 0-0 finale, ma sono basi di lavoro per il futuro, il più immediato possibile.
VINCENZO MONTELLA - La società ha fatto di tutto per non arrivare a questo, ha atteso il più possibile. La stessa società che ha lavorato sul mercato per dare al tecnico rossonero, come da lui stesso più volte riconosciuto, un mercato da 10. Lascia il Milan l'allenatore della Supercoppa di Lega di Doha contro la Juventus e della qualificazione ai Sedicesimi di Europa League. L'allenatore che ha rigenerato Suso e provato a far bene in una stagione cruciale, senza purtroppo riuscirci. Buona fortuna Vincenzo!
RINO GATTUSO - Carlo Ancelotti era arrivato sulla panchina rossonera dopo un Torino-Milan del 2001, uno dei suoi figli prediletti più cari, Rino Gattuso, sedici anni dopo, vive la stessa esperienza dopo un Milan-Torino. Anche in quel caso, Ancelotti era subentrato dopo una campagna acquisti estiva molto importante. Epoche diverse, storie diverse, nessun paragone, ma da oggi il tecnico formatosi fra tanta gavetta e tante difficoltà ha a disposizione una grande chance. Buon lavoro Rino!
LE PROSSIME PARTITE - Rino rappresenta una scossa, dopo una base di lavoro difensiva e di centrocampo giunta a buon punto nelle ultime settimane. Gattuso dovrà iniziare soprattutto ad entrare nella testa dei singoli che hanno bisogno di ritrovare convinzione, cattiveria agonistica, motivazioni. Non lo attende un lavoro facile, ma il sacro fuoco nel petto di Rino, circondato dalla sua Milanello, può aiutarlo moltissimo nel suo compito.
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