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Closing, derby, Europa: Montella si gioca il futuro

Redazione

Reduce con il suo Milan dal brillante successo di domenica a San Siro sul Palermo, Vincenzo Montella sta vivendo con fiera consapevolezza il momento più delicato della sua carriera.

di Enrico Maggioni

Il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, che è riuscito in questi mesi a dare forma e sostanza ad un gruppo di giocatori che ha mostrato di possedere un’anima e di onorare i colori rossoneri, vive con entusiasmo la settimana di passione che conduce allo storico passaggio di proprietà dal Milan pigliatutto di Silvio Berlusconi al nuovo Milan con gli occhi a mandorla di Yonghong Li e del fondo statunitense Elliott e culmina nel derby che si giocherà all'ora di pranzo sabato 15 aprile.

L'allenatore campano sa di essere al bivio della sua carriera: il tandem Fassone - Mirabelli, braccio operativo dei prossimi dirigenti cinesi, non ha mai nascosto la stima nei confronti dell’Aeroplanino che è impaziente di conoscere la nuova proprietà ed intavolare discorsi che puntano a rafforzare un parco giocatori giovane e promettente e che, con la conferma di alcuni prospetti di sicuro valore e l’innesto di qualche campione, può acquisire la mentalità vincente e spiccare il definitivo salto di qualità.

Montella ha più volte espresso la propria soddisfazione per essere approdato sulla panchina del Milan: riconoscente a Berlusconi e Galliani per la grande opportunità concessagli, il tecnico può essere il punto fermo, per immagine, stile e senso di appartenenza, su cui la nuova dirigenza è chiamata a costruire il Milan del futuro. Il percorso prevede quindi il ritorno in Europa, obiettivo per il quale il Milan è ampiamente in corsa, e il prossimo ostacolo si chiama Inter. Il derby di sabato a mezzogiorno è inedito per fascia oraria e per rappresentazione societaria, con due dirigenze cinesi, diverse per origine, ma accumunate dall’obiettivo di ridare lustro alla Milano calcistica.

Nel pieno delle celebrazioni per il closing, con i media di tutto il mondo interessati all’evento, si fa arduo il compito di Montella, chiamato a tenere isolata la squadra dal frastuono mediatico e al contempo concentrata sulla gara stracittadina; dopo i risultati favorevoli maturati domenica e sfociati nella momentanea conquista del sesto posto, a tre soli punti dalla quarta posizione, il Milan deve fornire continuità di risultati oltre ad acquisire consapevolezza e personalità. Montella sa benissimo che la qualificazione all’Europa League rappresenterebbe un miracolo calcistico ed un primo scintillante biglietto da visita verso i nuovi padroni, propedeutico ad un rinnovo contrattuale di cui si parla da tempo ma che attende i giusti interlocutori per essere formalizzato.

Le sette gare di campionato che attendono i rossoneri nel prossimo mese e mezzo saranno un probante test di maturità  per tutti: se da un lato l’Aeroplanino ostenta compiacimento per la bella vittoria sul Palermo e si gode le magie del ritrovato Suso, diventa importante mantenere l’umiltà e la calma che sono tratti distintivi del tecnico rossonero che più volte, di fronte a mutevoli scenari societari, gravi infortuni o palesi ingiustizie arbitrali, ha saputo tenere ben salda la barra del comando per traghettare la nave rossonera nelle più calme acque…europee.

Raggiunto il prestigioso obiettivo della Supercoppa Italiana nella magica serata di Doha, Montella lancia i suoi nella volata per l’Europa per guadagnarsi la conferma ed iniziare nel migliore dei modi un ciclo che i tifosi rossoneri si augurano prospero e vincente.

 

 

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