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Closing: in arrivo il contratto rivisto, venerdì i soldi, Silvio…

Milan Berlusconi, Han li e Yonghong Li, altro rinvio per il closing ( credits: lastampa.it)
Fininvest è sempre in attesa di Sino-Europe per il closing. Berlusconi è a due facce: vuole continuare, ma ha paura e pensa di tornare indietro.

Stefano Bressi

Inizia, di nuovo, una settimana cruciale per il futuro societario del Milan. Stavolta è direttamente Silvio Berlusconi a parlare in apertura. Parole, le sue, di apertura e che tentano di rassicurare i tifosi, poggiando su ottimismo e pazienza, scrive La Gazzetta dello Sport. Il patron rossonero ha chiarito che la situazione non si è complicata particolarmente e che ci sono solo alcune difficoltà non strettamente dipendenti dagli acquirenti e ha ribadito che ha sempre detto che avrebbe venduto solo a chi avesse garantito di poter riportare in alto il Milan. Anche perché, ha detto anche che se venissero meno le condizioni e i cinesi non si dimostrassero adeguati, sarebbe pronto a riprendersi il club.

Il messaggio di Silvio è doppiamente tranquillizzante: per i tifosi e per i compratori, che ancora una volta vengono definiti seri e affidabili. Il Presidente comprende le difficoltà economiche e apprezza gli sforzi economici. In pratica è disposto ad aspettare ancora. Non in eterno, ovviamente. C'è tempo fino a venerdì, quando dovrà arrivare la terza caparra. Altrimenti salterà tutto. Berlusconi molto comprensivo, almeno in pubblico... Poi c'è la sfera privata, dove è invece infastidito dalla vicenda e dubbioso delle reali capacità dei cinesi. Insomma, un Berlusconi a due facce. A prevalere sembra la faccia pubblica, anche perché Fininvest, nonostante non ci siano più vincoli, non ha ascoltato altre offerte. Eppure ci sono: è pronto a rifarsi sotto, per esempio, Nicholas Gancikoff. La scaletta, però, prevede l'aggiornamento del contratto entro mercoledì, i soldi entro venerdì e poi sarà stabilita una nuova data per il closing. Dai cinesi c'è ottimismo, da Fininvest adesso solo attenzione per cautelare il futuro rossonero. La holding berlusconiana chiederà certezze ancora maggiori: tracciabilità del denaro, origine, garanzie). Ma soprattutto chiederà ancora più trasparenza sulla struttura finanziaria degli acquirenti.

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