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Closing sì, closing no. Ma Galliani?

Adriano Galliani Milan-Inter calciomercato
Adriano Galliani è stato per 31 anni un simbolo della dirigenza Berlusconi. Ma qualora il closing dovesse concludersi quale sarà il suo futuro?

Redazione

di Ruggiero Daluiso

Possiamo dire tranquillamente che Adriano Galliani ci ha sempre messo la faccia e il ruolo di Ad gli è sempre stato stretto. Per 31 lunghi anni di Presidenza Berlusconi, il dirigente del Milan non è stato un semplice amministratore delegato. Ha sempre assunto il ruolo di “portavoce” di Berlusconi, nelle vittorie e nelle sconfitte, parlando con molta serenità in ogni ciclo (bello e brutto) di questo lungo trentennio rossonero. Oltre ad essere stato un uomo mercato molto discusso, soprattutto negli ultimi anni. Adesso il closing si avvicina e Galliani quasi sicuramente si ritroverà catapultato fuori dal mondo Milan, di cui resterà sempre uno dei principali tifosi.

La domanda è proprio quella che in molti si stanno facendo in questi ultimi giorni: che fine farà Galliani qualora il closing tra Silvio Berlusconi e gli investitori cinesi della Rossoneri Sport Investment Lux (ex SES, ndr) andasse a buon fine? Partiamo dal presupposto che sia davvero molto difficile rispondere ad una domanda di questo tipo. Nel nuovo Milan, ad oggi, per Galliani non è prevista alcuna posizione di rilievo. Il ruolo dell’Ad rossonero sarà svolto da Marco Fassone che, in verità, lo sta già facendo sottotraccia per conto della cordata asiatica. Galliani lo ha ripetuto poche volte, ma in maniera chiara: “Non posso svolgere un ruolo inferiore nella società che per 31 anni mi ha ritenuto all’altezza di adempiere a compiti di un certo livello”. Significato chiaro: o rimango Ad oppure saluto e me ne vado serenamente. Neanche il ruolo di direttore sportivo gli sarebbe bastato, ruolo che è stato già affidato da Fassone e Yonghong Li a Massimiliano Mirabelli, ex capo osservatori dei cugini dell’Inter.

A questo punto il futuro di Galliani, a closing fatto, sarà fuori dagli uffici di Casa Milan. Ed è probabile che il suo futuro resti sempre nell’orbita di Silvio Berlusconi, magari con un’occupazione di spicco in Fininvest, l’azienda della famiglia del patron rossonero che, fino al 14 aprile, gestirà il Milan. Galliani ha escluso anche un suo ritorno in Lega Calcio e crediamo che la sua parola debba essere presa alla lettera. Rimane il fatto che l’Ad del Milan resterà a lungo sugli spalti di San Siro per supportare quella squadra che per 31 lunghi anni lo ha reso celebre agli occhi di tutti.

 

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