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Closing, svelato il Piano B cinese per avere il Milan

Renato Boschetti

Terminato il calciomercato invernale con pochi sussulti e tanti rimpianti, in Casa Milan si torna a lavorare per chiudere la lunga pagina legata al closing

Terminato il calciomercato invernale con pochi sussulti e tanti rimpianti, in Casa Milan si comincia a lavorare per chiudere la lunga pagina legata al closing che da quasi un anno imperversa sulle sorti del club rossonero. Con la deadline ormai vicinissima, visto che manca ormai solo un mese, tra SES e Fininvest fervono i lavori per arrivare alla chiusura dei discorsi nel più breve tempo posssibile. Non è un caso, quindi, che Il Sole 24 Ore abbia pubblicato un lungo aggiornamento sul proprio blog, a riassumere la situazione e spiegare i prossimi sviluppi:

"Il piano B, come è stato indicato ormai da più parti, è diventato il piano A, cioè l’unico sul tavolo. Per l’acquisto del Milan fervono le trattative tra il consorzio cinese Ses e la Fininvest. Anche in questi giorni, secondo i rumors, ci sarebbero state discussioni tra le parti, prima della pausa dovuta al Capodanno cinese.

Il closing resta fissato ai primi di marzo, quando dovranno esser versati i restanti 320 milioni dopo i 200 milioni già finiti alla Fininvest (100 milioni tra agosto e settembre scorsi e altri 100 milioni a inizio anno). Secondo fonti vicine al governo cinese, diventa difficile che Ses ottenga le autorizzazioni di Pechino, soprattutto entro marzo (il cosiddetto piano A): le autorità cinesi riterrebbero infatti operazioni nel calcio al di fuori di un settore strategico per il Paese e inoltre Ses (Sino Europe Sports) viene considerata una holding neonata e con un piano più finanziario che industriale. Così alla fine dovrebbe prevalere il piano B: i soldi dovrebbero arrivare totalmente da Hong Kong oppure da conti off-shore Cina, non necessariamente dalle Isole Vergini, da dove è partito il bonifico dei secondi 100 milioni di euro di caparra. Questa somma farebbe capo alla Huarong, uno dei soggetti di Ses assieme al capofila Yonghong Li, a Haixia, alla Industrial Bank, alla Bank of Guangzhou, alla Zheshang Bank. Anche questi gruppi dovrebbero partecipare al deal tramite partecipate offshore, anche se questo ultimo punto resterebbe ancora da definire. Infine, secondo i rumors provenienti da Pechino, il pagamento dei restanti 320 milioni dovrebbe avvenire in due tranche: circa 250 milioni (più le spese di gestione nei mesi di interregno) entro il closing e una settantina di milioni versati all’atto del rifinanziamento con Goldman Sachs dei debiti (220 milioni) del Milan. Insomma, le discussioni proseguono anche se la transazione per il passaggio di proprietà dei rossoneri resta complessa e non priva di difficoltà"

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