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Con Montella basta pessimismo. Milan, ecco perchè crederci

Stefano Bressi

In conferenza Montella è ottimista, l'Europa è raggiungibile. Il Milan ha anche punti di forza, nonostante il pessimismo generale. Ecco quali.

Sono anni difficili per il Milan. La stagione 2013/14 è stata l'ultima in cui la squadra rossonera ha giocato la Champions League, l'ultimo titolo rilevante risale allo Scudetto 2010/11. Tutto sembra girare storto. I tifosi, da diversi anni, sono in perenne contestazione. Prima verso i giocatori, poi verso la vecchia società. Adesso, almeno sotto questo aspetto, sembra tornato il sereno con il cambio di proprietà e una squadra che comunque appassiona. Il clima generale, però, per troppo tempo è stato di pessimismo, il che non ha certo aiutato a far rendere al meglio la squadra sul campo.

Vincenzo Montella l'ha notato subito, appena arrivato a Milanello. Il tecnico campano, già i primi mesi, parlava di "aria strana" intorno al Milan. Quest'anno, però, è stato più volte bravo a isolare la squadra e a lavorare sull'aspetto mentale, su dei giocatori che erano molto demotivati, inseguiti da fantasmi. Al termine della stagione, però, questo pessimismo sembra essere tornato e Montella, ancora una volta, lo ha fatto notare.

Oggi in conferenza stampa l'Aeroplanino ha chiarito che non vuole sentir parlare di esclusione dall'Europa. La possibilità c'è, è vero, ma Montella vuole essere ottimista. È questo ciò che è mancato negli ultimi tempi e probabilmente è questo che non ha fatto rendere la squadra per come avrebbe potuto. Perché, su questo ci sono pochi dubbi, la rosa del Milan è stata raramente da settimo posto o peggio.

Il Milan ha molti punti di forza, specialmente quest'anno. Da un punto di vista qualitativo, la squadra dispone di una rosa ampia, con tanti giocatori che nonostante lo scarso impiego si fanno sempre trovare pronti. Basti pensare al fatto che è difficile, ancora oggi, delineare un undici titolare. In difesa i centrali si alternano con regolarità e tutti sono garanzia di buone prestazioni, così come sulle fasce, dove tutti e cinque i terzini hanno avuto spazio. Il centrocampo, poi, è il reparto che davvero evidenzia quanta scelta abbia Montella. Josè Sosa, Manuel Locatelli, Mati Fernandez, Mario Pasalic, Juraj Kucka, Andrea Bertolacci sono tutti possibili titolari e tutti hanno dato il loro contributo positivo. L'attacco, infine, può contare su una delle coppie di esterni più forti della Serie A e su due centravanti importanti.

Insomma, i punti di forza non mancano. Qualità e coesione del gruppo, sono le armi principali del Milan di Montella. Armi che possono portare, senza troppi patemi, alla conquista di un posto in Europa League. Basta un po' di ottimismo e non lasciarsi abbattere dalle difficoltà. La conquista dell'Europa dipende dal Milan e il Milan c'è, basta pessimismo.

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