Andrea Conti si è già preso San Siro. Alla prima gara da titolare con la maglia del Milan, dopo l'esordio avvenuto contro il Bayern e i venti minuti giocati a Craiova, l'ex atalantino ha dimostrato giovedì sera contro i romeni di Devis Mangia di essere in ottima condizione lanciandosi in frequenti incursioni sulla fascia destra, proponendo invitanti cross e sfiorando addirittura la rete, raccogliendo così applausi a scena aperta. Una prova di qualità e di grande dedizione per Andrea, giovane talento destinato a raccogliere l'eredità dei grandi terzini della storia rossonera e pronto a dare il suo contributo sia in uno schiarimento difensivo a quattro sia come quinto di centrocampo - e quindi più libero di scorrazzare sulla fascia destra con compiti prettamente offensivi - chiamato poi a ripiegare in difesa.
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Conti, il nuovo pendolino rossonero: tanta corsa, tanti cross e molta voglia di fare
Quello di esterno alto di centrocampo è il ruolo in cui Andrea è definitivamente esploso con la maglia dell'Atalanta: nelle ultime due stagioni disputate con gli orobici in Serie A, il neo-numero 12 rossonero ha complessivamente totalizzato 50 presenze mettendo a segno ben 10 reti e distinguendosi per ben 5 assist vincenti. Un tabellino di tutto rispetto per Conti, che Montella metterà in competizione con il più esperto Ignazio Abate ma che certamente impiegherà laddove si rendesse necessario schierare un esterno di maggior spinta, specie in quelle gare casalinghe contro avversari bravi a chiudere spazi e nelle quali la chiave di successo è rappresentata dalla capacità di movimento - con e senza palla - da parte degli esterni.
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Andrea Conti crede fortemente nel progetto Milan. Già ad un passo dai rossoneri sin dalla prima adolescenza (come spiegato nel nostro articolo di ieri, ndr), Andrea ha scelto di sposare la causa milanista ben conscio della volontà con cui Mirabelli ed il suo staff di scout intendevano premiarne la sin qui fulminea carriera con una maglia prestigiosa dopo averlo seguito per oltre un anno. "Il Milan è stata la prima squadra a cercarmi", queste le prime parole da giocatore rossonero di Conti, che si è subito ben integrato nell'ambiente mostrando piena disponibilità ad accettare le soluzioni tattiche di mister Montella e individuando in Bonucci il leader indispensabile per la crescita del nuovo Milan.
L'esperienza della tournée rossonera in Cina, svolta solo in parte, ha comunque lasciato il segno nel giovane terzino lecchese (conterraneo dell'altro grande prospetto rossonero, Manuel Locatelli, ndr): alla fine della gara contro il Bayern, che ha segnato l'esordio con la maglia del Milan giocando tutto il secondo tempo e puntando a mantenere la posizione vista la precaria condizione fisica, Andrea ha immediatamente postato su Instagram una foto corredata da un commento che non lascia spazio ad interpretazioni: "Felice di aver esordito con la maglia del Milan. Bellissima esperienza in Cina, da domani testa alla partita di giovedì...forza Milan!!!". Un bel mix di entusiasmo ed umiltà, proprio come chiede Vincenzo Montella: da un parte, la freschezza e la voglia di un ventitreenne giunto al momento clou della sua carriera e, dall'altra, la necessità di mantenere i piedi ben saldi a terra e lavorare con umiltà per raggiungere i traguardi che attendono l'ambizioso Milan cinese.
Grandi aspettative per Andrea Conti, il terzino più pagato della storia rossonera (27 milioni versati all'Atalanta per il suo cartellino ed un contratto quinquennale a oltre due milioni a stagione, ndr), che ha in Dani Alves e Sergio Ramos gli idoli sportivi e che è chiamato a rinverdire i fasti di quella fascia destra che fu di due immortali rossoneri come Tassotti e Cafù.
Di Enrico Maggioni
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