Contratti dei calciatori, ecco le dieci condizioni più insolite
Mario Balotelli, ex attaccante del Liverpool oggi al Nizza (credits: GETTY Images)
Non soltanto bonus e clausole di risoluzione, ma anche tante e diverse condizioni molto particolari presenti nei vari contratti dei calciatori. Ecco le dieci più insolite, con la speciale classifica stilata da AS
Donato Bulfon
Stefan Schwarz (Sunderland, 1999-2003)
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Ai tempi del Sunderland, per Schwarz c'era una clausola molto bizzarra nel proprio contratto. Lo svedese non poteva viaggiare nello spazio. Il motivo? Semplice, gli inglesi aveva saputo che uno degli amici del giocatore possedesse un biglietto per un volo spaziale che avrebbe dovuto essere messo in orbita nel 2002, volo che poi non è mai accaduto.
Ruddock aveva problemi di peso, per questo il club lo avrebbe multato ogni qual volta avesse superato i 98 chili. Nonostante questo, le sanzioni sono state molte, fino ad essere costretto a lasciare la squadra per i chili di troppo.
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Spencer Prior (Cardiff City, 2001-2004)
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Questa, forse, è la clausola più particolare. Nella dieta di Prior, per contratto, ci dovevano essere sempre testicoli di agnello con salsa al limone e prezzemolo a causa della discendenza libanese del patron del Cardiff City, cioè il gallese Sam Hammam.
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Guié-Mien (Eintracht Francoforte, 1999-2003)
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La forma fisica per un calciatore è tutto e come non salvaguardarla con una buona dieta? Per questo, il club tedesco, in accordo con il giocatore congolese, si era impegnato a pagare un corso di cucina completo per la moglie, che a sua volta sarebbe stata impegnata a mantenere in ordine la dieta del marito.
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Giuseppe Reina (Arminia Bielefeld, 1996-1999)
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Giuseppe Reina ed il suo contratto con l'Arminia Bielefeld, un accordo perfetto per il giocatore e la squadra della Seconda Divisione tedesca. Sicuri? Almeno secondo quanto era convinto Reina: la società era obbligata a dargli una nuova casa per ogni anno rispettato. Peccato che leggendo la clausola fino alla fine, fu svelato l'arcano: il giocatore ha ricevuto solo piccole casette fatte di mattoncini Lego.
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Roberto Firmino (Liverpool, 2015-presente)
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Arsenal vietato per il giocatore brasiliano, dopo il decadimento dei rapporti tra il Liverpool e il club londinese. Nello specifico, nel 2013, l’Arsenal fraintese le condizioni del contratto che legavano il club a Luis Suárez, il quale avrebbe dovuto informare la società ogni qualvolta ricevesse un’offerta superiore alle 40 milioni di sterline per il cartellino. I ”Gunners” interpretarono la condizione come una clausola di rescissione e fecero un’offerta formale di 40.000.001 sterline.
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Rafael Van der Vaart (Betis, 2015-2016)
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Ai tempi del Betis, causa l’eterna rivalità con il Siviglia, il club spagnolo ha proibito ai suoi giocatori di indossare scarpe o accessori rossi nei kit. Anche gli sponsor hanno adattato i colori del loro marchi per non infastidire i tifosi.
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Dennis Bergkamp (Arsenal, 1995-2006)
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Terrore e paura di volare che anche la sua carriera è stata condizionata in diverse occasioni per questo suo limite. Parliamo dei Dennis Bergkamp, che dei tempi all'Arsenal, ricorda: "Quando contrattavo con i londinesi, se dicevo “un milione”, loro abbassavano automaticamente di 100.000 perché non avrei mai preso l’aereo. E ho accettato".
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Mario Balotelli (Liverpool, 2014-2015)
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Dopo aver saputo del suo comportamento non irreprensibile dentro e fuori dal campo, il Liverpool offrì a Mario Balotelli un incentivo di un milione di sterline "se durante ogni stagione il giocatore non fosse stato espulso in tre o più occasioni per comportamento violento, se non avesse sputato su un avversario o qualsiasi altra persona, se non avesse usato un linguaggio offensivo, insultato o se non si fosse lamentato in maniera plateale".
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Mario Balotelli (Milan, 2015-2016)
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Nel suo ultimo ritorno al Milan, le scelte societarie su Balotelli, furono diverse e, con Mihajlovic in panchina, gli venne imposto un regime ispirato alle regole dell’esercito. Nello specifico, gli era vietato fumare, bere alcolici in eccesso, uscire di notte, indossare strani vestiti e portare pettinature particolari, oltre che danneggiare l’immagine del club attraverso i profili social.