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Cutrone, sei tu il vero bomber del Milan

Redazione

Kalinic aiuta la squadra, Silva è elegante, ma è Cutrone che la butta dentro: lo dimostra la sua media realizzativa e il fatto che è il capocannoniere.

Il gol messo a segno da Patrick Cutrone al minuto 104 del derby di Coppa Italia giocato mercoledì sera a San Siro sa tanto di predestinazione.

Il numero 63 rossonero, giunto alla nona rete stagionale in 23 presenze per una media di un gol ogni 137 minuti, sta dimostrando, a suon di prestazioni convincenti e "veleno in corpo", di meritare la maglia da titolare nel Milan di Gennaro Gattuso.

Senza nulla togliere ai due costosi attaccanti in rosa, vale a dire Nikola Kalinic e André Silva, la voglia, l'attaccamento alla maglia e la capacità di attaccare gli spazi - dando profondità alla manovra rossonera - tipiche di Cutrone, non hanno al momento riscontro negli altri bomber milanisti.

Sebbene sia lodevole la volontà di Kalinic di dare una mano alla squadra votandosi al sacrificio in assenza di palloni realmente giocabili, e apprezzabili tecnica ed eleganza in André Silva, la squadra trova sbocchi concreti alla gran mole di gioco sviluppata solo con il bomber quasi ventenne.

Cutrone pressa, si smarca, non disdegna tackle per recuperare palloni e, soprattutto, è scaltro nel leggere i movimenti di Suso sfruttando gli spazi a sua disposizione. La rete messa a segno mercoledì sera allo scadere del primo tempo supplementare è frutto di rara intelligenza calcistica e capacità di "mimetismo": Cutrone è sparito dai radar del pur bravo Milan Skriniar evitando il fuorigioco e colpendo nel miglior modo possibile una palla non semplice battendo senza scampo Samir Handanovic.

Le nove reti messe a segno, seppur senza poter giocare con regolarità, fanno di Cutrone il miglior marcatore stagionale del Milan e una certezza da cui si può difficilmente prescindere: benché intenzionato a valorizzare tutti gli elementi in rosa facendo di una "banda di suonatori" una squadra di calcio, Gattuso deve sfruttare la verve del numero 63 battezzandolo terminale offensivo titolare.

Il senso di appartenenza di Cutrone deve essere un esempio per tutti coloro che a Milanello non hanno ancora compreso l'importanza di indossare la maglia rossonera.

Enrico Maggioni

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