Da Bonaventura a Ronaldo: gli infortuni in casa Milan
L'infortunio di Giacomo Bonaventura durante Udinese-Milan (credits: GETTY Images)
Bonaventura si è infortunato nella partita contro l'Udinese, ma questo non è l'unico incidente accaduto ai giocatori rossoneri. Andiamo a scoprirli insieme
Salvatore Cantone
INFORTUNI
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Giacomo Bonaventura questa mattina si sottoporrà in Finlandia ad un'operazione per ridurre la lesione al tendine del lungo adduttore della coscia sinistra. L'intervento sarà effettuato dal professor Sakari Orava e il suo staff, con la supervisione del medico del Milan Rodolfo Tavana. I tempi di recupero non sono ancora chiari, in ogni caso i rossoneri dovranno fare a meno di Jack per almeno 3 mesi, e questo rappresenta un vero e grosso problema per Vincenzo Montella, che dovrà rinunciare all'unico giocatore che è stato sempre schierato titolare in questa stagione. Il calcio si sa, a volte è spietato, e questo non è il primo infortunio grave accaduto a qualche giocatore del Milan. Andiamo a scoprire insieme i più significativi.
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RONALDO
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Siamo nel febbraio 2008, il Milan gioca contro il Livorno a San Siro, e Ronaldo entra nel secondo tempo, visto lo svantaggio dei rossoneri. Il brasiliano si guadagna subito un rigore, ma il prezzo del penality conquistato è terribile: rottura totale del tendine rotuleo del ginocchio sinistro. L'infortunio è molto simile a quello che il campione brasiliano aveva subito ai tempi dell'Inter, ma in quel caso il ginocchio era destro e non il sinistro. il Milan pareggia la partita, ma il risultato passa in secondo piano, e Leonardo, dirigente del Milan in quella stagione, esprime tutta la sua preoccupazione: "Si è reso conto subito e ha detto 'è la stessa cosa dell'altra volta. Siamo tutti disperati". Quell'infortunio sostanzialmente mette fine alla carriera gloriosa di Ronaldo, che disputa altre poche partite nel Corinthians.
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GATTUSO
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Siamo nel dicembre 2008, il Milan gioca in casa contro il Catania, e Gattuso come spesso accade con Ancelotti, parte dal 1'minuto. Il centrocampista prova a effettuare ad inizio partita su intervento su Biagianti, ma il ginocchio destro subisce una torsione innaturale, e "Ringhio" cade subito a terra. L'infortunio non sembra cosi grave, visto che il numero 8 rossonero disputa tutti i 90' minuti, tuttavia il responso degli esami non lascia spazio a dubbi: lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. E' davvero incredibile pensare come Gattuso abbia continuato a giocare nonostante un infortunio cosi grave, ma a malincuore il giocatore si è sottoposto ad un intervento chirugico. Il ritorno in campo arriva dopo circa 6 mesi, ma il numero 8 rossonero non sarà quello di sempre: avrà bisogno di oltre 1 anno per tornare a pieno regime.
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DE JONG
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Siamo nel dicembre 2012, e il Milan gioca in trasferta contro il Torino di Ventura. La partita finisce 2-4 per i rossoneri grazie alle reti di Robinho, Nocerino, Pazzini ed El Shaarawy, tuttavia la notizia della giornata è l'infortunio di Nigel De Jong, che si rompe il tendine d'Achille. Massimiliano Allegri, tecnico del Milan in quella stagione, annuncia subito il grave infortunio: "Purtroppo De Jong si è rotto il tendine d'Achille". L'olandese dunque, pilastro nel Milan di Allegri, è costretto a saltare tutta la stagione, e il tecnico di Livorno decide di mettere in cabina di regia Riccardo Montolivo. Questa mossa cambia il gioco del Milan e permette ai rossoneri di conquistare la qualificazione in Champions League a Siena.
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INZAGHI
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Siamo nel dicembre 2001, e il Milan affronta in casa il Chievo Verona dei miracoli, quello per intenderci di Del Neri, Corradi, Marazzina, Manfredini ecc... Il trio d'attacco dei rossoneri, composto da Shevchenko, Inzaghi e Rui Costa è devastante, tuttavia l'attaccante di Piacenza si infortuna in uno scontro con Lupatelli e riporta la lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro. L'eroe di Atene non ha mai dimenticato quell'episodio, tanto è vero che ha sempre ricordato l'uscita spericolata del portiere veronese. Il Milan, a seguito di quell'infortunio, subisce un contraccolpo non indifferente, ma alla fine, proprio grazie al ritorno di Inzaghi, gli uomini di Ancelotti riescono a conquistare il 4 posto e quindi l'accesso alla Champions League (che si conclude con la vittoria di Manchester).
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BECKHAM
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Siamo nel marzo 2010, e il Milan gioca contro il Chievo in casa, ed è in piena corsa per lo scudetto, nonostante la cessione di Kakà in estate. La partita viene vinta grazie ad una rete negli ultimi minuti di Seedorf, tuttavia David Beckham, tornato al Milan una seconda volta dopo l'esperienza con Ancelotti, si rompe il tendine d'Achille, cioè lo stesso infortunio di Nigel De Jong. L'inglese ha subito capito la gravità dell'infortunio,visto che all'uscita dal campo dice continuamente "E' rotto, è rotto". Con questo incidente non solo Beckham finisce sostanzialmente la sua avventura al Milan, ma è costretto a rinunciare anche al Mondiale 2010 in Sudafrica, cosa che aveva spinto l'ex Manchester United a tornare al Milan per convincere Fabio Capello, allora commissario tecnico dell'Inghilterra. Insomma, oltre al danno la beffa.