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Da Gullit a Balotelli… le 5 capigliature più folli

balotelli
I calciatori non sono solo degli atleti, ma anche personaggi pubblici che curano il proprio look. Sono tanti gli esempi rossoneri: Gullit, Balotelli e... Ba

Salvatore Cantone

CAPIGLIATURE

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Ha fatto sorridere la frase di Ruud Gullit, che in occasione della presentazione del suo libro a "Radio 24", ha risposto cosi a una domanda relativa al suo look del passato: . Rispetto però a quando giocava l'olandese, i tempi sono cambiati, e ora i calciatori con l'avvento dei social non sono solo atleti, ma anche uomini sempre al centro dei riflettori, che curano la propria immagine in maniera costante. Andiamo a rivedere le capigliature più curiose degli ex milanisti.

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GULLIT 

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Non possiamo che partire con il "Tulipano Nero" visto la frase di ieri... Ruud Gullit ha giocato nel Milan dal 1987 al 1993 ed è ritornato nella stagione 1994, totalizzando 125 presenze e 38 gol. L'olandese ha fatto parte del Milan degli invincibili di Arrigo Sacchi, con il quale ha vinto tra le tante cose 3 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali e tanto altro ancora. Gullit è diventato uno degli idoli dei tifosi milanisti non solo per la sua classe sopraffina e per il suo strapotere fisico, ma anche per la sua capigliatura stravagante, che hanno ispirato al grande Gianni Brera il soprannome "Simba", visto la sua chioma formata da dreadlocks medio lunghi. Il tutto è risaltato dal fatto che i tempi erano completamente diversi da quelli attuali, e quindi era molto raro vedere capigliature cosi stravaganti, anche se si sa, l'olandese è stato sempre un personaggio fuori dagli schemi.

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WEST

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Se Gullit oltre per il suo look era apprezzato soprattutto per la sua alta classe, di Taribo West si può dire l'esatto opposto. Difensore nigeriano, ha vissuto il momento più esaltante della carriera ad Auxerre, dove ha vinto 2 coppe di Francia e una Ligue 1. Il giocatore arriva in Italia grazie all'Inter, che lo acquista per circa 6 miliardi di lire, anche se non riesce mai ad esprimersi ad alti livelli con la maglia neroazzurra. Il Milan lo acquista dall'Inter nella stagione 1998-1999, quella successiva al 16 scudetto conquistato da Alberto Zaccheroni, tuttavia il difensore diventa ben presto una meteora, visto che disputa solo 4 gare in maglia rossonera, anche se segna anche un gol. Le sue treccine verdi lo hanno sempre reso un personaggio stravagante, che lo rendono ancora molto famoso, nonostante una carriera non proprio esaltante. Taribo West attualmente esercita l'attività di pastore pentecostale.

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BA

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Un altro personaggio stravagante è sicuramente Ibrahimim Ba. Acquistato dal Bordeaux per circa 11 miliardi di lire, il senegalese si mette subito un mostra in una partita amichevole contro il Monza, in cui esalta il pubblico e la dirigenza rossonera, tanto è vero che il presidente Berlusconi lo soprannomina "Beaujolais nouveau", noto vino francese molto frizzante. Insomma, l'inizio sembra brillante, ma in realtà l'ala destra non riesce mai definitivamente ad esplodere, tanto è vero che l'unica annata positiva risulta essere la prima, visto che era impiegato stabilmente da Fabio Capello. Al di là comunque delle vicende calcistiche, la sua capigliatura era davvero incredibile, quasi impossibile da descrivere.

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BALOTELLI

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In questa rassegna non può che entrare Mario Balotelli. Arrivato al Milan nel gennaio 2013  e ritornato nella stagione 2015-2016, ha disputato 63 presenze in maglia rossonera e siglato 27 gol. L'ex Inter è stato determinante per la conquista del terzo posto e quindi l'approdo in Champions League nell'anno del suo arrivo, anche se Super Mario non è mai riuscito ad entrare completamente nel cuore dei milanisti, visto la discontinuità dentro e fuori dal campo. I suoi look sono stati sempre particolari, soprattutto quello con la cresta bionda, che non è mai passata inosservata a Milanello...

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EL SHAARAWY

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Stephan El Shaarawy, soprannominato il "Faraone" per le sue origini egiziane, dopo una grande stagione a Padova è arrivato al Milan nella stagione 2011, anche se la vera esplosione arriva l'anno successivo, cioè quando l'esterno offensivo ha preso in mano la squadra di Allegri, dopo l'addio dei vari senatori rossoneri e le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva. Il suo inizio di stagione è straordinario, ma nella seconda parte dell'annata, dopo l'arrivo di Balotelli, non riesce più ad essere incisivo sotto porta. Da quel momento il Faraone vive una sorta di involuzione, anche per tanti infortuni, che lo portano poi alla cessione al Monaco. La sua cresta è stata fin da subito molto appariscente, tanto è vero che in società non erano molto entusiasti, per usare un eufemismo, ma Stephan ha sempre voluto tenerla, facendola diventare una sua particolarità.Il giocatore ha un suo barbiere di fiducia, Stefano Corigliano, grande tifoso interista.

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