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Da Mihajlovic a Montella: Milan, torna l’incubo delle piccole

Vincenzo Montella Milan
Come con Mihajlovic e Brocchi, il Milan cade con le piccole. Quest'anno pareggio con il Pescara e ko con Sampdoria, Udinese, Empoli. L'Europa passa da qui.

Stefano Bressi

Sembrava che il Milan fosse giunto, finalmente, a maturazione con l'arrivo in panchina di Vincenzo Montella. L'ottimo girone d'andata con i quasi 40 punti conquistati e la sensazione di una squadra che difficilmente lascia per strada punti avevano fatto sognare i tifosi rossoneri. La stagione, però, è girata all'Olimpico con la Roma, sul dischetto del rigore, quando M'Baye Niang ha fallito dagli undici metri. Ieri, un altro rigore sbagliato, stavolta da Suso, ha rigettato il Milan nello sconforto: sconfitta con l'Empoli e i fantasmi tornano a farsi vedere.

I rossoneri hanno sprecato una clamorosa occasione di allungare in classifica sull'Inter e di restare agganciati a Lazio e Atalanta, impegnate rispettivamente con Roma e Juventus la prossima settimana, mentre per il Milan continua il calendario agevole. Ma siamo sicuri che sia così agevole per i rossoneri giocare con le piccole? A giudicare dai numeri, non tanto. Gli uomini di Montella quest'anno non hanno perso neanche uno scontro diretto con le avversarie per l'Europa League, ma sono usciti sconfitti, invece, con diverse "piccole", soprattutto nella seconda parte di stagione.

A parte la sconfitta con l'Udinese dell'andata (alla seconda giornata, quindi in piena fase di approccio alla stagione), gli altri rallentamenti sono avvenuti clamorosi sono avvenuti tutti nel girone di ritorno: si tratta del secondo ko con l'Udinese, della sconfitta con la Sampdoria e con l'Empoli in casa e del pareggio di Pescara. Insomma, il Milan ha, di nuovo, un problema con le piccole. Da risolvere, visto che il finale di stagione vede tre partite su cinque contro squadre di bassa classifica.

Come detto, il problema non è nuovo. Già lo scorso anno, infatti, con Sinisa Mihajlovic prima e con Christian Brocchi poi, i rossoneri hanno perso tantissimi punti con le ultime squadre della classifica. Nel finale di stagione, l'accesso all'Europa League è sfumato a causa del solo punto ottenuto con le tre retrocesse (Carpi, Frosinone e Hellas Verona). Quest'anno non ci si può permettere di rifare lo stesso errore. L'Europa è a un passo e non si può mancare. Un match-point è stato fallito, ma ce ne saranno ancora nelle prossime, ultime, cinque.

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