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Da sacrificabile a imprescindibile: Suso si tiene stretto il Milan

Redazione

Allontanate le voci di mercato, lo spagnolo Suso si appresta a vivere un'altra stagione da protagonista con il Milan: Montella punta moltissimo su di lui

A cura di Enrico Maggioni

Josè Joaquin Fernandez, meglio noto - e più amato - come Suso, si appresta a vivere la sua seconda stagione da protagonista nel nuovo Milan di Vincenzo Montella. Reduce da un eccellente campionato ma limitato da infortuni e stanchezza che ne hanno in parte compromesso il finale di stagione, Suso si è preparato al meglio anticipando di qualche giorno il rientro a Milanello lavorando duramente e con la consueta caparbietà per tenersi stretto il Milan e la preziosa maglia da titolare.

È chiaro come la faraonica e dispendiosa campagna acquisti abbia fatto sorgere qualche dubbio sull'effettiva volontà, da parte dei nuovi responsabili tecnici rossoneri, di confermare Suso, finito al centro di incontrollate voci di mercato in quanto "sacrificabile" sull'altare dei bilanci e del nuovo assetto tattico milanista. Alcuni segnali poco incoraggianti, come il rinvio del rinnovo di contratto in scadenza a giugno del 2019, e le tanto fastidiose - quanto prive di fondamento - voci che lo volevano lontano di Milanello e in particolare a Roma con la maglia giallorossa, a Firenze per calmierare il costo dei cartellini di Kalinic e Badelj ed ancora nella Capitale (sponda laziale) come contropartita economica per il cartellino di Biglia, lasciavano preludere ad un triste divorzio tra il Milan acchiappatutto ed il timido talento spagnolo. Ma la chiara presa di posizione della società a fine luglio ("Suso resta ed a breve rinnova", dichiara con enfasi Massimiliano Mirabelli, direttore tecnico milanista) e la dichiarazione postata su Instagram da Suso qualche giorno dopo ("Cambio agente ma non lascio il Milan, sono felice qui") hanno rasserenato gli animi dei tifosi rossoneri.

La scelta dello spagnolo di cambiare procuratore, affidandosi ad Alessandro Lucci, già agente di Montella ed artefice, in piena sintonia con i vertici societari milanisti, del capolavoro Bonucci, rappresenta un passo forse decisivo verso l'agognato rinnovo contrattuale. Per Suso è infatti pronto un quadriennale a 2,5 milioni di euro l'anno: una cifra importante che sancisce la piena adesione ad un progetto tecnico, quello rossonero, che è in via di definizione ma che si preannuncia ambiziosissimo e che non può prescindere dall'esterno spagnolo. Montella ha già infatti dimostrato, in questo primo scampolo di stagione, di non voler rinunciare a Suso: lo spagnolo, pienamente ripresosi dalle noie muscolari di fine stagione, si è ripreso alla grande la fascia destra di spettanza dialogando con naturalezza, contro Craiova in Europa League e nell'amichevole contro il Betis, sia con il neo arrivato Conti che con il veterano Abate. Le due gare sin qui disputate hanno confermato una volta di più il talento di Suso: brillante conto i romeni e sempre nel vivo dell'azione contro gli arcigni connazionali, Suso mostra di possedere le qualità per giocare, oltre che da esterno, anche da mezz'ala o da trequartista, adattandosi con facilità ai diversi moduli tattici a disposizione di mister Montella.

Serve forse al giovane spagnolo, non ancora ventiquattrenne ma già autore di 7 reti e 12 assist decisivi nelle 46 presenze sin qui accumulate con la maglia rossonera, un maggiore convinzione nel mettersi in discussione in ruoli diversi da quello di esterno; la classe di Suso può esprimersi in un ruolo di maggior responsabilità in mezzo al campo dove la qualità è indispensabile per rendere imprevedibile la manovra offensiva. Una stagione cruciale attende l'asso spagnolo: in corsa per una maglia mondiale con la Nazionale delle Furie Rosse e titolare nel Milan del nuovo corso cinese, Suso può assurgere a leader offensivo in grado di affermarsi nell'Olimpo dei grandi campioni.

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