La caduta di 'Re Claudio'
Si sa, il gioco del calcio è crudele. C'è poco spazio - soprattutto nel calcio moderno - per romanticismi e riconoscenze. Ciò nonostante, l'annuncio del Leicester, , ha del clamoroso. L'esonero di Claudio Ranieri, infatti, è inaspettato: da una parte c'è una stagione che prosegue tra alti e bassi, ma dall'altra rimane nella memoria l'impresa dello scorso anno, con la vittoria della Premier League. Una vittoria storica, ottenuta con un lavoro perfetto, nonostante lo scarso blasone del club. Il licenziamento del tecnico italiano, dunque, è destinato a far discutere a lungo, sebbene non sia il primo di questo genere. Anche in passato, infatti, diversi allenatori hanno dovuto salutare la panchina sulla quale, pochi mesi prima, avevano gioito per un trionfo. Ve li presentiamo tutti,
Saluti nel giorno...del premio
—In ordine cronologico, il primo caso è quello di Gigi Simoni. Allenatore dell'Inter, viene esonerato nonostante una settimana da ricordare alla fine del novembre 1998. Cinque giorni prima della cacciata dal club nerazzurro, infatti, arriva la vittoria per 3-1 contro il Real Madrid in Champions League a San Siro. Quattro giorni più tardi, ecco la vittoria in campionato contro la Salernitana. Il giorno dopo viene premiato con la Panchina d'Oro, ma contemporaneamente arriva l'annuncio di Moratti: Simoni lascia l'Inter.
Liga al fotofinish e addio
Da un Real ad un altro: dai Blancos battuti dall'Inter nel 1998 a quelli vincenti, nel 2007. In quell'anno, infatti, il club della capitale inscena un testa a testa spettacolare con il Barcellona per la conquista della Liga. In panchina c'è Fabio Capello, che la spunta sui blaugrana all'ultima giornata, conquistando il campionato 2006-2007 contro il Malaga. Ciò nonostante, poche settimane dopo (il 26/06) arriva l'esonero da parte di Florentino Perez.
Di Matteo, eroe di Champions
—Altro esempio clamoroso è quello di Roberto Di Matteo, tecnico italiano chiamato in situazione di emergenza da Roman Abramovich il 4 marzio 2012 dopo l'esonero di Villas Boas. Il 19 maggio il tecnico italiano solleva la Champions League con i Blues, battendo il Bayern Monaco a domicilio, all'Alianz Arena. Pochi mesi dopo, però, dopo la sconfitta nella fase a gironi contro la Juventus, arriva l'esonero: è il 21/11.
Benitez, dal tetto del mondo all'esonero
—Tornando in Italia, curioso è il caso di Rafa Benitez. Siamo sull'altra sponda dei Navigli: l'Inter di Moratti, vincente a maggio in Champions League e autrice di uno storico triplete, saluta Josè Mourinho. La società nerazzurra decide dunque di puntare sull'ex Liverpool, che il 18/12 conquista il Mondiale per Club. Solamente cinque giorni più tardi (23/12), però, arriva l'esonero, per il più classico dei "panettoni non mangiati".
Ancelotti, la Decima e l'esonero
Ultimo caso di esoneri "pazzi" è quello di Carlo Ancelotti. Un allenatore entrato, inevitabilmente, nella storia del Real Madrid, grazie alla Decìma Champions League vinta. L'ex tecnico del Milan alza al cielo la Coppa dalle grandi orecchie il 24/05 del 2014 e trionfa anche nel Mondiale per Club il 20/12. Nonostante ciò, il 25/05 arriva l'esonero da parte dei Blancos.
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