Mattia De Sciglio, terzino rossonero, ha parlato alla rivista "Forza Milan!", ricordando il suo passaggio dalla Primavera alla prima squadra. Ecco le sue parole: "Nel primo anno di Primavera ero più giovane dei miei compagni e ho giocato poco, ho fatto tanta fatica. Un po’ mi dispiaceva perché m’impegnavo sempre in tutti gli allenamenti, però il mister aveva le sue idee ed essendo io di uno/due anni più giovane rispetto alla categoria, lo accettai. Dall'anno dopo, in vece, ho ripreso a giocare e alla fine della stagione mi è stato riferito da Galli che sarei andato in ritiro con la prima squadra. Io avevo gli esami di maturità, dopo quattro giorni iniziava il ritiro ed ero convocato insieme ad altri sei miei compagni di squadra. Mi è stato comunicato che avremmo cominciato la preparazione e che alla fine Allegri avrebbe tenuto due di noi in modo stabile. In quel momento mi son detto: ‘O la va o la spacca!’. Era la mia occasione, dovevo sfruttarla al massimo. Al termine del ritiro, restammo in prima squadra io e Valoti. Da quel momento in poi mi sono sempre allenato con i grandi, ma quando Allegri non aveva bisogno di convocarmi giocavo con la Primavera per mantenere il ritmo-partita. Nella prima stagione ho debuttato in Champions League, poi ho giocato per la prima volta dal primo minuto contro il Viktoria Plzen nella gara di ritorno. Più avanti l’esordio in Campionato e altre due partite in Serie A".
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De Sciglio: “Allegri mi chiamò in prima squadra: era la mia occasione…”
Mattia De Sciglio, terzino rossonero, ha parlato alla rivista "Forza Milan!", ricordando il suo passaggio dalla Primavera alla prima squadra.
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