De Sciglio-Milan, divorzio assicurato: rottura definitiva con i tifosi

Cronaca di un addio annunciato. Mattia De Sciglio e il Milan, un amore che dura da anni, se non da sempre, ma che è destinato a finire, almeno sul campo, già nella prossima estate. Un feeling che si è incrinato negli ultimi mesi, dopo un rinnovo che non è mai arrivato e le prestazioni in gara tutt'altro che positive.

Veniva da un Europeo giocato alla grande il buon Mattia, tanto da sembrare un altro giocatore rispetto a quello visto nella passata stagione quando stentava lì su quella fascia. In Nazionale De Sciglio era tornato quel bel giocatore ammirato anni fa, quando un certo Paolo Maldini lo aveva indicato come suo possibile erede. Ma poi, tra infortuni e problemi personali, il rendimento del giovane terzino è andato via via scemando, tanto che alcuni detrattori già parlavano di una involuzione costante. La scorsa estate Mattia sembrava aver ripreso quel filo del discorso che sembrava smarrito, tanto da aver generato il forte interesse della Juventus per il suo cartellino. Ma i buoni uffici di Galliani, unite alle speranze di una nuova conduzione tecnica, avevano convinto De Sciglio a restare nella squadra per cui tifa fin da bambino, lui che in rossonero ha fatto tutta la trafila delle giovanili.

Ma le cose, evidentemente, sono andate in maniera diversa. Un altro infortunio nel momento migliore, il feeling con i tifosi incrinato dopo le voci di una sua promessa futura alla Juventus e un contratto in scadenza tra un anno che si tentenna a rinnovare, hanno fatto sì che il futuro del giocatore sia davvero lontano da Milanello. Lo stesso Mirabelli oggi ha provato a mediare, ma la situazione, dopo gli scontri verbali con i tifosi successivi la sconfitta contro l'Empoli e le bordate di fischi dagli spalti, sembra ora irrimediabilmente compromessa. In estate De Sciglio sembra essere quindi destinato alla partenza, per buona pace di tutti, senza rancori. L'amore forse resta, le strade, però si divideranno. Da questa vicenda tutti hanno perso, tutti ne escono sconfitti.

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