di Enrico Maggioni
archivio2017
De Zerbi vs Gattuso, destini incrociati: domenica il secondo round
La sfida tra Benevento e Milan, in programma domenica tra due squadre in crisi di identità, è ideale palcoscenico di confronto tra due mister non ancora quarantenni. Roberto De Zerbi, da qualche settimana sulla panchina degli stregoni campani, e Gennaro Gattuso, fresco di nomina a tecnico dei diavoli rossoneri, condividono esperienze passate ed epici scontri freneticamente venuti alla luce in queste ore.
A metà degli anni 90, l'attuale mister del Benevento è trequartista di valore nella Primavera rossonera: il "piccolo genio" incanta tutti ma senza mai approdare nel gruppo della prima squadra, all'epoca tra le prime formazioni al mondo. Nel frattempo Gattuso si sta imponendo come mediano di rottura in Scozia prima ed a Salerno poi, tanto da attirare le attenzioni del Milan che lo ingaggia nel 1999. De Zerbi, che abbandona il Milan alla ricerca di continuità di gioco nel 1999, non incrocia a Milanello Gennaro Gattuso ma i ben informati ricordano due ragazzi di carisma che avrebbero fatto strada.
Il destino riserva loro il fatidico incontro. Terminata la carriera agonistica, De Zerbi e Gattuso sono protagonisti nel 2016, in veste di allenatori, di un'esaltante cavalcata in Lega Pro: ed a giugno dello scorso anno il calcio spumeggiante del Foggia di De Zerbi affronta nello spareggio per la serie B il pragmatico Pisa di Gattuso. Complice il clima infuocato che esalta i satanelli pugliesi, che costa una bottiglietta in testa a Gattuso, i due vengono quasi alle mani tanto da essere espulsi. L'episodio torna alla mente di De Zerbi che qualche giorno fa, ricordando la battuta di Gattuso sulla necessità di "giocare a Foggia con l'elmetto", ha auspicato di "non dover rivedere Gattuso con la borsa del ghiaccio in testa".
Un vero e proprio guanto di sfida a lanciato a Gattuso, con il quale De Zerbi condivide un curriculum da tecnico ancora da valorizzare ma già indelebilmente segnato dal... ciclone Zamparini. Se Gattuso ha avuto modo di testare le famigerate maniere del presidente del Palermo, resistendo sulla panchina rosanero per due mesi (luglio-settembre 2013, ndr), De Zerbi non ha voluto essere da meno del collega: la sua esperienza da mister palermitano è durata soli sessanta giorni (settembre-novembre 2016).
Un confronto aperto e stimolante tra due mister di talento, a volte irruenti, certamente genuini, la cui capacità dialettica saprà vivacizzare la vigilia della gara del Vigorito.
TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA