Non si somigliano affatto fisicamente, adesso. Una volta, però, Andrè Silva giocava, da ragazzino, nel Salgueiros e da tanti veniva chiamato Deco. Era molto più basso di un metro e ottantacinque e soprattutto giocava da centrocampista e non da bomber come adesso. Deco era già una stella, ma adesso è cambiato tanto. Oggi lavora come agente e collabora proprio con Jorge Mendes, agente di Andrè Silva. Intervistato da "La Gazzetta dello Sport", Deco ha parlato proprio di questo paragone, con un commento sull'attaccante. Ecco le sue parole.
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Deco: “Andrè Silva ricorda Torres, farà almeno 10 gol”
Come nasce la storia del soprannome: "Giocava da centrocampista, con il numero 10 e hanno iniziato a chiamarlo Deco. Il soprannome funzionava. Negli ultimi tempi ci siamo frequentati e ci abbiamo scherzato".
Su Andrè Silva oggi: "È giovane e ha futuro. Segna con Porto e Nazionale, si vede che è un giocatore importante".
Andrè Silva tecnicamente: "Al Porto faceva il primo o il secondo attaccante. Ha facilità di movimento sia dentro che fuori dall'area. Può dimostrarlo anche al Milan, è un attaccante completo".
Sulle critiche: "È esagerato dire che non ha tecnica superiore, non sono d'accordo. Poi lavora molto e può migliorare, al Milan sarà utile".
Quanti gol in Italia: "Direi che farà almeno 10 gol. Al primo anno in Italia non sarebbe male. Non è facile rispondere. Comunque non fa solo gol. Crea anche occasioni".
Chi ricorda: "Ricorda un po' Fernando Torres. Sa essere attaccante d'area, ma anche muoversi in campo".
Il Milan per Deco: "È la squadra che incontravo da calciatore. Nella mia testa è il club che vince la Champions con Maldini, Shevchenko, Kakà ecc. Per me quei calciatori saranno un esempio".
Il Milan del futuro: "In Italia c'è l'egemonia della Juventus, vincono sempre loro. Ma il Milan sta ricostruendo e con Andrè Silva può essere sulla buona strada".
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