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Derby di Milano, cinque considerazioni sul match

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Il momento, la squadra, i singoli: ecco il punto fatto sul sito ufficiale del Milan dopo il Derby di ieri. 5 idee da analizzare insieme.

Stefano Bressi

LA SQUADRA HA AFFRONTATO LE DIFFICOLTA'

Dopo le vittorie contro Cagliari e Crotone prima, Udinese e Spal poi, si è analizzato come la squadra rossonera si smarriva non appena si alzava il coefficiente di difficoltà proposto dall'avversario. Già contro la Roma c'erano stati progressi sul piano dell'atteggiamento, ma nel secondo tempo del Derby il Milan è andato oltre. Ancora con alcuni errori individuali difensivi, ma la squadra ha rotto gli indugi. È andata all'attacco, sapendo cosa e come fare. Nella ripresa il Milan ha avuto più volte il Derby in pugno ed è stata la prima volta in questa stagione, contro una delle squadre che occupano in questo momento le posizioni più alte della classifica.

LA STAGIONE NON E' FINITA

Giocar bene come nel secondo tempo e perdere non è mai un buon segnale. E questo accresce la delusione nei tifosi rossoneri. Ma la sconfitta contro l'Inter è dovuta non al velleitarismo del Milan ma all'insondabilità del Derby. La squadra del secondo tempo ha attaccato sciolta e convinta e deve continuare, ancorchè punita dagli episodi. Trenta partite, novanta punti a disposizione, tutto è ancora possibile. La crisi di assestamento iniziale del Milan può essere il calo di altre squadre lungo il cammino, il calcio è fatto apposta per smentire e riscrivere i grandi entusiasmi ma anche le grandi delusioni.

DUE ARMI IN PIU'

Il secondo tempo del Derby, con un Milan non disperato ma organizzato e messo in campo per fare la metà partita che ha fatto, ha conferito alla squadra due nuovi binari. La presenza contemporanea di Suso e Bonaventura nel centrocampo a cinque, ha spesso creato intesa e meccanismi fra Ricardo Rodriguez e Bonaventura a sinistra, ma anche fra Musacchio e Borini a destra. La squadra ha allargato il campo e creato situazioni varie e diverse fra loro.

ANCORA SUSO

È un peccato quel rigore al 90', anche perchè impedisce di celebrare Suso come Suso meriterebbe. Lo spagnolo, dopo due gol nel Derby d'andata dell'anno scorso e i due cross-assist per Romagnoli e Zapata al ritorno, è tornato a colpire. Suso è l'unico giocatore del Milan, fino a questo momento, capace di segnare in tre partite di Campionato diverse fra loro: Crotone, Cagliari e Inter. In gol anche a Vienna, l'andaluso - fresco di rinnovo di contratto - resta un giocatore importante e decisivo.

BONUCCI, BIGLIA E KALINIC

Per vari motivi non hanno ancora dato il meglio di loro stessi. Il capitano non si è ancora cucito addosso la stagione, il metronomo dopo l'infortunio di agosto ha fatto molte più partite e viaggi che allenamenti, l'attaccante croato dopo i pochi allenamenti estivi sta smaltendo un problema all'adduttore. Ma sono e restano la dorsale di esperienza innestata nel Milan dal mercato estivo. Sono professionisti seri e importanti, di qualità e rendimento. Meritano di essere non soltanto attesi dai tifosi rossoneri, ma soprattutto incoraggiati e incitati.

Fonte: acmilan.com

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