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Deulofeu è già leader: il Milan vuole riscattarlo a tutti i costi

Redazione

Anche contro la Juventus Gerard Deulofeu è stato uno dei migliori in campo: giocate decisive e tanto cuore. Il Milan deve riscattarlo

(di Niccolò Bambini) Gerald Deulofeu, anche venerdì sera, . Non ha mai mollato neanche di un centimetro, non si è dato mai per vinto ed è stato autore di grandi giocate, una su tutte l’assist per il gol del momentaneo 1-1 di Carlos Bacca. Inoltre, ha corso moltissimo, aiutando la squadra anche in fase di non possesso, cercando di limitare le discese, sulla fascia sinistra juventina, di Kwadwo Asamoah quando giocava come ala destra d’attacco.

Poi, quando Vincenzo Montella ha avuto la geniale intuizione di invertire gli esterni, mandando a destra Lucas Ocampos e a sinistra l’ex Everton, ha tenuto in costante apprensione Andrea Barzagli e, al momento giusto, lo ha saltato e ha sfornato l’assist del pari. , ma comunque ha tenuto in allarme tutta la retroguardia bianconera per tutta la gara e, per quel che ha potuto, ha cercato fino alla fine di aiutare i suoi compagni in difesa. Insomma, ha giocato una grande partita, e ha fatto notare a tutti di essere un vero leader, mettendoci il cuore dall’inizio alla fine.

L’ex giocatore del Barcellona arrivò a Milanello gli ultimi giorni del mercato di gennaio, . I tifosi non erano molto contenti del suo arrivo, ma c’era già chi diceva che l’ex Siviglia è un giocatore molto forte e che il Milan non aveva fatto una pazzia ad acquistarlo, e non si sbagliava. Infatti, già dalla partita di Coppa Italia giocata proprio in casa della Juventus, Deulofeu fu autore di un’ottima partita, arrivando anche a sfiorare l’incredibile rimonta (solo una grande parata di Neto salvò i ragazzi di Massimiliano Allegri). Poi, l’infortunio di Giacomo Bonaventura gli ha concesso l’opportunità di partire titolare già dal match del 5 febbraio contro la Sampdoria, e lui non si è lasciato sfuggire questa chance, facendo vedere a tutti di che pasta è fatto.

Ora, , perché il Milan deve puntare su giocatori come il numero 7 iberico, perché è giovane, veloce, non molla mai ed esce dal campo sempre molto sudato.

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