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Deulofeu, freccia imprendibile. Ma serve più concretezza…

Gerard Deulofeu Milan
Deulofeu, attaccante del Milan, è stata una costante spina nel fianco nella difesa dell'Inter, tuttavia c'è bisogno che lui sia più concreto e meno egoista

Redazione

Anche in questo primo derby cinese della storia, Gerard Deulofeu è riuscito a mettere in mostra tutte le sue qualità, rivelandosi, anche per la difesa di Stefano Pioli, una vera spina nel fianco, una freccia imprendibile per Miranda e soci. Ma lo spagnolo deve migliorare, principalmente, sotto due aspetti: deve coinvolgere di più i suoi compagni e deve migliorare la concretezza sotto porta. Infatti, è vero che ha una velocità da centometrista e fa di tutto per metterla in evidenza, ma ciò non toglie che, spesso, l’ex attaccante dell’Everton abbia cercato spesso più l’azione personale che il dialogo con i compagni. Questo è un aspetto assolutamente da migliorare, in primis perché un giocatore che non passa il pallone fa arrabbiare e innervosire i compagni di squadra, in secundis perché vincere le gare da solo è praticamente impossibile, e in terzis perché, una perdita della sfera in una situazione complicata può far scattare il contropiede avversario, mettendo in pericolo la retroguardia rossonera. Duettare di più con i colleghi farebbe entrare ancor di più lo spagnolo negli schemi offensivi del Milan e lo farebbe diventare ancor più pericoloso di quanto lo è già adesso.

Inoltre, cercando maggiormente i compagni, può anche segnare di più. Ecco, questo, forse, è l’aspetto sotto cui deve veramente migliorare: la concretezza sotto porta. Infatti, almeno due volte l’ex Siviglia si è ritrovato a tu per tu con Sami Handanovic, ma non ha dimostrato la vera cattiveria che serve per far gol, soprattutto nella clamorosa palla gol che ha avuto dopo soli 3 minuti di gioco, dove ha sbagliato lo stop e, conseguentemente, ha tirato molto debolmente, permettendo al portiere sloveno di compiere un intervento non complicatissimo. Dunque, per diventare un grande calciatore, deve essere più cattivo sotto porta e deve cercare maggiormente di giocare per la squadra e non per se stesso, perché essere molto veloci non basta per diventare un top player in questo sport, cosi come ha sottolineato più volte Vincenzo Montella.

Niccolò Bambini

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