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Come evidenziato da 'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina, ad oggi nessuno può affermare, con certezza, dove sarà il futuro del talento iberico Gerard Deulofeu: se a Liverpool, nell'Everton proprietario del suo cartellino; se a Milano, nel Milan che lo ha accolto e rilanciato, oppure se a Barcellona, club dove è nato, cresciuto, e che, su di lui, vanta .
Certamente, però, Deulofeu ha ben chiaro come, grazie al Milan, si sia potuto salvare dall'oblio, ritrovando stimoli, emozioni, fiducia e la maglia della Nazionale spagnola dopo tre anni di assenza. “Sono contento – , dove la squadra di Julen Lopetegui sta preparando il doppio impegno contro Israele e Francia -; le cose vanno bene e voglio proseguire così. Se non avessi lasciato l'Everton per approdare al Milan non sarei qui. Appena arrivato mi hanno dato grande fiducia, ero lì da due giorni e subito mi hanno fatto esordire contro la Juventus. Certe cose contano, fanno piacere. , ora sono tornato, voglio dare una mano e . Devo ringraziare Montella per la fiducia che mi ha dimostrato e Lopetegui, che mi conosceva dall'Under 19 e continua a credere in me”.
“Ora sono più intelligente – ha quindi proseguito Deulofeu, come si può leggere sull'edizione odierna della 'rosea' -: lavoro molto di più in campo, dove penso alla fase difensiva e sto imparando ad essere più regolare per giocare 90' e non solo uno spezzone, come fuori. Ora preparo le gare tutta la settimana: sono più intelligente, più maturo”. Sul futuro, invece, il numero 7 rossonero non si è voluto sbilanciare: “Penso solo al presente perché se comincio a guardare troppo avanti rischio di andar via di testa. Sono in prestito dall'Everton ed : fa piacere che a Barcellona si dicano belle cose su di me, . E' un grande club e mi piace stare in un grande club”.
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