Deulofeu, vero o falso nove? Montella lo studia

Non è andata come ci si aspettasse, lunedì sera contro la Lazio, per Gerard Deulofeu. Lo spagnolo è stato piazzato come prima punta, da falso nueve, ma del numero nove ha messo in mostra ben poche qualità. La sua prova non è stata negativa, ma semplicemente non è stata de centravanti, scrive La Gazzetta dello Sport. In area si è visto poco, i movimenti da attaccante non si sono visti. L'ex Everton si è mosso in libertà, allargandosi molto, troppo, spesso. Ha giocato più palloni in fascia che al centro. Molte volte è arretrato, si è preso palla e l'ha giocata, ma lasciando l'area vuota.

Eppure non è detto che Vincenzo Montella accantoni subito l'idea, anzi potrebbe restare d'attualità. Un'occasione importante, del resto, il Milan l'ha avuta: sullo 0-0 proprio Deulofeu ha rubato palla a Dusan Basta e ha involato Lucas Ocampos verso la porta. L'argentino si è fatto prendere dalla foga e ha calciato, ma se avesse servito di nuovo Deulofeu forse le cose sarebbero andate in modo diverso. Messa, però, da parte la gara con la Lazio, Montella pensa a quella con la Fiorentina. Il dubbio è: meglio Deulofeu, Gianluca Lapadula o Carlos Bacca?

L'ex Barcelona non è preoccupato. Lui ha detto che è importante soprattutto che giochi, dove non importa. Ecco perché può stare tranquillo: un posto per lui c'è sicuramente, che sia da esterno a sinistra o da punta centrale. Montella però vuole capire se Deulofeu può davvero rendere al centro. L'allenatore del Red Bull Salisburgo potrebbe aiutare a capire. Si tratta di Oscar Garcia Junyent, allenatore di Dulofeu nelle giovanili del Barcelona. È stato lui ad avviare Gerard in quel ruolo. Ecco, dunque, cosa ne pensa: "Può farlo. Per talento è uno dei migliori tre che io abbia allenato a Barcelona. Se parliamo di uno contro uno, è il migliore di tutti. Molto meglio di Rafinha, Icardi e tutti gli altri. La sua partita da falso 9 dipende dalla squadra. Se il Milan crossa dal fondo è normale che Deulofeu non può essere utile. Devono cercarlo palla a terra e dargli spazio per puntare l'avversario".

Il resto dei problemi potrebbero essere rappresentati da Deulofeu stesso o, meglio, dalla sua testa. Junyent dice che qualcuno lo considerava un caso perso per un atteggiamento troppo sicuro di sé. Forse un po' di esagerazione, anche perché finora al Milan si è vista tutt'altra persona. I tifosi sono già innamorati persi.

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