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Di Francesco alza la voce: alla Roma non c’è cultura del lavoro

Di Francesco El Shaarawy Roma
Di Francesco non sembra essere soddisfatto del rendimento dei suoi giocatori fuori dal campo e li richiama alla vigilia del fondamentale match con il Milan.

Stefano Bressi

Nel corso della conferenza di ieri, Eusebio Di Francesco è sembrato essere un po' simile a Luciano Spalletti. Il tecnico giallorosso, infatti, ha un po' polemizzato quando gli è stato fatto notare che ci sono tanti infortuni alla Roma, sottolineando che capitano quando si alzano i ritmi e che alzare i ritmi è l'unico modo possibile di competere ad alti livelli. Manca, dice, la cultura del lavoro fuori dal campo. Bisogna curare la vita dei calciatori, cosa che a Roma manca un po', come sottolineava proprio Spalletti poco più di un anno fa.

Il rispetto delle regole, si sa, porta i risultati. Concetto che vale anche per Di Francesco, che arriva a sfidare il Milan con sei assenti, di cui cinque titolari, scrive La Gazzetta dello Sport. Per la Roma, dice il tecnico, sarà un match importante perché con una vittoria potrebbe restare aggrappata ai primissimi posti, fondamentale per provare fino all'ultimo a vincere. Inoltre, Di Francesco sottolinea anche che quello con il Milan sarà uno scontro diretto. Ci si aspetta di più dalla Roma e il tecnico vuole farsi trovare pronto.

Il match di oggi sarà anche l'occasione per riabbracciare un amico come Vincenzo Montella. Anche se, sulla panchina del Milan ci poteva essere proprio Di Francesco. Poi Silvio Berlusconi prese altre strade e l'ex Sassuolo non ha risparmiato frecciatine, definendo il Milan una società caotica. Ieri, invece, parole al miele per l'Aeroplanino, con cui ha un negozio di abbigliamento a Empoli. Montella è stato definito allenatore capace di comunicare in spogliatoio e di cambiare sistema di gioco senza mutare la filosofia.

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