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Difesa a tre: la strada è tracciata, in attesa dei big

Leonardo Bonucci, difensore del Milan
Primi esperimenti tattici di mister Montella che contro il Craiova ha provato la difesa a tre: con Bonucci, Romagnoli e Musacchio la tattica può funzionare

Redazione

Vincenzo Montella non si nasconde e mantiene le promesse. Alla prima occasione utile, dopo aver elogiato la società che gli ha messo a disposizione un interessantissimo mix di giovani prospetti ed affermati campioni elevando il livello qualitativo della rosa, sperimenta in Europa la difesa a tre, mettendo in pratica un'idea che, come dichiarato qualche giorno fa alla stampa, "mi intriga parecchio".

Fedele allo schieramento secondo il modulo tattico del 4-3-3, ampiamente usato nella scorsa stagione e riproposto in questa fase estiva di preparazione, il tecnico rossonero non disdegna soluzioni alternative evidenziando la consueta flessibilità e dando un segnale alla squadra, che immagina camaleontica ed in grado di adattarsi all'avversario ed all'andamento del match mostrandosi capace di cambiare pelle. Nel match di andata del preliminare di Europa League di giovedì sera contro il modesto Craiova, l'Aeroplanino ha usato le armi dell'umiltà e del buon senso affidandosi, per la prima ora di gara, ad una difesa a quattro nella quale, davanti al sicuro Donnarumma, stazionavano i laterali Abate (a destra) e l'ottimo Rodriguez (a sinistra) insieme con la collaudata coppia estiva di centrali Zapata e Musacchio. Nel complesso solido e raramente in sofferenza nel corso del primo tempo, lo schieramento difensivo a quattro ha mostrato il buon affiatamento tra Zapata e Mateo Musacchio, veloce nei recuperi e già leader in fase di impostazione, la ritrovata condizione di Abate, tuttavia poco propenso a sganciamenti offensivi, e la grande personalità di Ricardo Rodriguez, match winner e assoluto protagonista che ha confermato le eccellenti impressioni ricavate dall'amichevole contro il Bayern.

Nella ripresa di Craiova, complice l'inevitabile calo fisico della squadra, Montella ha infoltito la mediana optando per uno schieramento difensivo a tre. Così, accanto a Zapata e Musacchio, il tecnico campano ha voluto Rodriguez. Lasciati liberi il propositivo Andrea Conti e l'esperto Luca Antonelli di scorrazzare sulle corsie laterali di competenza, i piedi buoni di Rodriguez hanno curato la fase difensiva chiudendo gli spazi ai pericolosi incursori romeni. Montella ha motivato questa scelta con la necessità di avere "un palleggio migliore in fase di possesso": piedi buoni, esperienza ed intelligenza tattica sono le doti necessarie per i prescelti in una ipotetica difesa a tre, e Montella esalta la poliedricità degli uomini a sua disposizione. Esperimento interessante e destinato ad essere riproposto, non appena Montella potrà schierare, insieme con il roccioso argentino Musacchio, il leader difensivo e neo-capitano Leonardo Bonucci (vincitore, come ben ricordato dall'Aeroplanino, di parecchi titoli come centrale di difesa a tre) e l'elegante Alessio Romagnoli. Un mix di classe ed esperienza chiamato a fungere da regia arretrata per l'avvio dell'azione e, in fase di non possesso, una solida cerniera supportata dal rientro - a turno - di uno dei laterali di centrocampo.

Fa bene Montella a mettere tutti in guardia sulla necessità di lavorare a fondo sul 3-5-2: "modulo sin qui poco testato", sottolinea il tecnico, che tuttavia conferma il proprio desiderio di approfondire schiarimenti tattici alternativi al 4-3-3 pur senza rinnegare la propria propositiva filosofia di gioco. Con la faraonica campagna acquisti realizzata dalla società, Montella ha dell'ottimo materiale umano su cui lavorare: la strada è tracciata ed il 3-5-2 può essere il modulo di svolta per gli auspicati successi del Milan.

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