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Dilemma Montella: difesa a tre o dubbio Romagnoli-Musacchio?

Daniele Triolo

Big match domenica pomeriggio all'Olimpico tra Lazio e Milan: Vincenzo Montella sfoglia la margherita e ragiona se cambiare modulo o interpreti

Mandati in archivio gli impegni delle squadre Nazionali, è finalmente tempo di pensare di nuovo al campionato. Il Milan di Vincenzo Montella, reduce da due vittorie consecutive nelle prime due giornate del nuovo torneo di Serie A (3-0 a Crotone, 2-1 a San Siro al Cagliari), si troverà dinanzi al primo, grande esame della nuova stagione.

Domenica 10 settembre, alle ore 15:00, i rossoneri infatti giocheranno in trasferta, allo stadio 'Olimpico' di Roma, contro la Lazio di Simone Inzaghi: un impegno arduo, ma non impossibile, al cospetto di una formazione forte e che gioca sicuramente un buon calcio. Montella guarda comunque con fiducia alla trasferta nella Capitale, in quanto, mai come in questo primo scorcio di annata, in casa milanista si respira un'aria diversa. C'è grande entusiasmo intorno a questo Milan, alle sue potenzialità: la voglia di tornare a vincere, e di sentirsi nuovamente importanti e temuti, è palpabile.

Il tecnico rossonero, purtroppo, ha perso in queste ore uno dei nuovi undici acquisti rossoneri, sicuramente uno degli uomini più in forma: Andrea Conti, infatti, ha riportato e, pertanto, . Al suo posto, uno tra Ignazio Abate e Davide Calabria. Quello che, però, Montella non ha ancora effettivamente deciso, è il modulo con il quale affrontare la Lazio, la quale, presumibilmente, e vista l'assenza per infortunio di Felipe Anderson, si presenterà con il consueto 3-5-2.

Al momento, visto che la pausa per le Nazionali ha portato via da Milanello, per più giorni, , appare improbabile che Montella opti per sperimentare, in una partita così delicata, la difesa a tre. Fin qui si è vista soltanto a Skopje, nel retour match dei playoff di Europa League contro il FC Shkëndija, utilizzata, più che altro, per testare la resistenza di Alessio Romagnoli, recuperato dopo i problemi al menisco del ginocchio sinistro e rientrato da poco a pieno regime.

Quella composta da Mateo Musacchio, Leonardo Bonucci e lo stesso Romagnoli (con Conti, o, come a Roma, uno tra Abate e Calabria, a destra, e lo svizzero Ricardo Rodríguez a sinistra), è certamente, una delle retroguardie più forti, solide e competitive del campionato italiano. Siamo certi che, a stagione in corso, l'Aeroplanino la sperimenterà e, qualora assicurasse l'impermeabilità richiesta, la adotterà in pianta stabile. Per Lazio-Milan, però, si può prevedere la conferma della difesa a quattro, marchio di fabbrica rossonero sin dagli albori dell'epoca Berlusconi e tramandatasi in questi primi afflati dell'era del Dragone cinese.

In tal caso, fermo restando l'intoccabilità del capitano e leader carismatico Bonucci, Montella si troverà dinanzi ad una scelta: confermare titolare Musacchio, mai deludente e sempre reattivo in queste prime sei gare stagionali, o rilanciare Romagnoli, per altro in una sfida che, da nativo di Anzio, nella provincia romana, e ? Nel ballottaggio parte in vantaggio, di poco, l'ex Villarreal, più che altro per la coppia già rodata con Bonucci. Attenzione, però, perché Romagnoli, costato 25 milioni di euro più 30% di eventuale, futura, rivendita appena due anni fa è uno dei fulcri su cui il Milan vuole costruire le fondamenta per il suo futuro. Ed il numero 13, nel suo 'Olimpico', con la maglia che fu del suo idolo Nesta, dinanzi alla sua 'Lazio', è motivato per stupire con buona pace di una condizione atletica ancora approssimativa.

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