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È partita nel massimo riserbo la gara per l'assegnazione dei diritti tv italiani della Champions League 2018-2o21. Le offerte dovevano essere presentate entro ieri e adesso sono al vaglio della UEFA. Tutto l'iter è condotto nel massimo della segretezza, scrive il Corriere della Sera. Ci si limita a dire che la procedura è in corso. Le trattative sono private. Verdetto atteso a giorni. Secondo alcuni, visto che non si è arrivati subito a una conclusione, ci sarebbe equilibrio. Nessuno ha fatto un'offerta tale da sbaragliare la concorrenza.
Sembra favorita Sky, che dopo tre anni senza, ha deciso di riprendersi la Champions e vuole fare di tutto. Il fatto che ci siano quattro italiane direttamente ai gironi, con il Milan che spera di tornare a farne parte, sono un biglietto da visita niente male. Inoltre cambieranno anche gli orari, con match martedì e mercoledì alle 19 e alle 21. Mediaset ha disertato la Serie A, ma non vuole perdere la Champions, anche se non può più permettersi una spesa come l'ultima. Gli ascolti stellari degli ultimi match della Juventus, però, fanno pensare. Sullo sfondo anche Vivendi.
Per quanto riguarda la Serie A, ieri la commissione audiovisivi della Lega ha discusso del bando per la vendita dei diritti all'estero. Partirà a settembre, prima di quello domestico previsto a ottobre. L'obiettivo è raccogliere 300 milioni. A luglio previsto un tour commerciale per promuovere il campionato. Sul fronte interno è stata creata una commissione per discutere con l'Antitrust, per modificare le linee guida e passare dalla vendita per piattaforma a quella per prodotto.
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