Donnarumma e il Milan, sarà il campo ora a parlare

Quella di ieri è stata una giornata davvero importante per il Milan con le firme dei fratelli Gianluigi ed Antonio Donnarumma che hanno posto la parola fine al tormentone dell'estate. Il giovane portiere rossonero ha ufficialmente rinnovato il proprio contratto fino al 2021 affidando il suo futuro al club che lo ha visto crescere e che lo ha lanciato nel calcio che conta.

Tanti sorrisi e parole dolci nei confronti della sua squadra del cuore: "Sono nato e cresciuto qui, non ho mai avuto dubbi. Mi scuso coi tifosi, non intendevo assolutamente ferirli. Mi spiace che si siano sentiti traditi, non era nelle mie intenzioni. Voglio che le cose tornino come prima. Sono un tifoso del Milan dalla nascita, questa è casa mia", queste le parole rilasciate da Gigio nei confronti del popolo rossonero che ovviamente deve ancora metabolizzare la cosa. Ci vorrà tempo prima che le cose tornino come prima ma è naturale che sia così.

Quelle del numero 99 sono parole importanti così come lo sono quelle rilasciare da Marco Fassone sempre nel corso della conferenza stampa di ieri: "Credo che la scelta di dare fiducia a un nuovo Milan sia comprensibilmente sofferta, fatta di dubbi e tentennamenti, ma siamo orgogliosi che abbia scelto noi. Sono molto contento che abbia scelto di dare credito a un club nuovo e a dirigenti conosciuti un paio di mesi fa, e che abbia valutato positivamente gli sforzi per far tornare grande il Milan. Rimettiamo fra i pali uno dei portieri più forti del mondo".

Pace fatta quindi tra il Milan e Donnarumma. Il tempo delle polemiche è finalmente terminato, ora si torna a parlare di calcio giocato: il campo deve essere necessariamente la medicina sia per il giocatore che per i tifosi. Lasciamolo parlare e dimentichiamoci di tutto il resto.

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