Poco più di un minuto e mezzo per certificare un addio. E pensare che ieri pomeriggio, nel momento in cui i media sono stati convocati ufficialmente nella sala conferenze di Casa Milan, nell’aria si respirava un cauto ottimismo - scrive oggi La Gazzetta dello Sport. E’ durato poco: il tempo necessario a Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli di sedersi. Queste, infatti, sono state le parole dell'amministratore delegato rossonero nella sua "parlata" lampo: «Nell’incontro di poco fa, Raiola mi ha comunicato la decisione di Donnarumma di non rinnovare. E’ una decisione definitiva, presa dal giocatore, e ricordo a beneficio di tutti che una decina di giorni fa Mirabelli gli aveva sottoposto un’offerta di rinnovo che noi riteniamo molto importante, anche più importante di quello che è comparso sui media. Il giocatore l’ha valutata, ovviamente ha fatto le sue considerazioni, non sol" di carattere economico, ma anche tecnico e personale, e ha preferito non accettarla, concludendo il suo rapporto col Milan al 30 giugno 2018. Io e Mirabelli confidavamo molto che Donnarumma fosse il pilastro su cui costruire il nuovo Milan, ora dovremo un po’ rivedere le nostre valutazioni tecniche, ma siamo fiduciosi di fare il meglio e, al di là di questa decisione che in parte ci amareggia, andiamo avanti. E il Milan va avanti".
archivio2017
Donnarumma, Fassone amareggiato: chiusura totale con Raiola?
Le parole dell’ad hanno come riferimento soltanto il giocatore, di Mino Raiola non c’è traccia. Chi ha incrociato Fassone e Raiola nei corridoi di Casa Milan, prima e dopo, assicura di aver visto persone che si relazionavano in maniera garbata e civile, nonostante il lungo braccio di ferro affrontato da quando il Milan parla cinese. Lungo l’estate ovviamente ci saranno altri incontri, dal momento che Raiola proverà a convincere il Milan di liberare Donnarumma con un anno di anticipo. Intanto una parte cospicua di tifosi continua ad augurarsi che gli incroci di lavoro fra Raiola e il club rossonero vadano ad esaurimento, e sui social c’è persino chi, pur di evitarne ancora, sarebbe disposto a rinunciare agli altri assistiti dell'agente italo-olandese. Gli assistiti? Ignazio Abate e Jack Bonaventura.
TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:
SEGUICI SU: /// /// /// ///
© RIPRODUZIONE RISERVATA