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Donnarumma: “Ho sempre pensato solo al Milan. Potevo giocare al PSG con Neymar? Forse…”

Gianluigi Donnarumma Milan
Gianluigi Donnarumma si è confessato in un'intervista a 360°: “Agli Europei volevo pensare a giocare ma era difficile. Dollari falsi? E' stata dura”

Daniele Triolo

Gianluigi Donnarumma, 18enne portiere rossonero, ha rilasciato una lunga intervista al 'Corriere della Sera' nella quale si è confessato a 360°: ecco tutte le dichiarazioni del numero 99 del Milan.

Sul fratello Antonio: “E' bello stare assieme come facevamo da piccolini. Condividere poi il ruolo di portiere è ancora più stimolante. Lui raccomandato? Ne ha già parlato lui. Allenarmi con Antonio aiuta anche me a crescere e guardate che qui, con mister Alfredo Magni, si fa un ottimo lavoro. Certo, si scherza anche, perché lavorare senza scherzare è pesantissimo”.

Sulla richiesta del PSG: “Potevo giocare con Neymar? Ora gioco con Bonucci, che non è male! Se sapevo del loro progetto ambizioso? Non so. Nella mia testa c'è sempre stato solo il Milan. Ho ricevuto tante offerte, dico la verità, e ho rinunciato a tanto per restare in quella che considero casa mia”.

Sull'arrivo di Leonardo Bonucci in rossonero: “Devo dire che mi ha fatto una grandissima impressione. Sono sincero: quando ho saputo che sarebbe arrivato sono rimasto sorpreso, l'A.D. Fassone ed il D.S. Mirabelli stanno facendo un lavoro incredibile. Sono sicuro che Leo ci darà una grande mano, anche sul piano della personalità”.

Sul suo 'no' al rinnovo con il Milan a giugno: “In quel periodo ero concentrato solo sugli Europei Under 21 che stavano per iniziare. Ho 18 anni, ero in un momento importante che poteva indirizzare la mia carriera. Non avevo la testa per decidere, volevo aspettare almeno fino alla fine del torneo. Come ho detto, in quel momento sono anche arrivate molte offerte, avrei potuto guadagnare persino di più, ma non è stata una questione di soldi. Durante gli Europei, poi, si è scatenato un putiferio: sono stato molto male, c'è stato quell'episodio dei dollari falsi lanciati dai tifosi. Non è stato un momento facile. Se le mie prestazioni all'Europeo ne hanno risentito? Io ho cercato sempre di lavorare al massimo, ho dato la mia totale disponibilità al C.T. Luigi Di Biagio. Mi dispiace tanto per il risultato. Poi, sa, le prestazioni dipendono da tante cose...”.

Sul possibile timore di tornare a giocare a San Siro: “Sì, ero un po' preoccupato, lo ammetto. Avevo paura di una reazione negativa del pubblico. Ero un po' pessimista. Invece sono stati bravissimi, mi hanno accolto esattamente come avevano chiuso l'anno scorso”.

Sul suo utilizzo dei social network e le polemiche del giugno scorso: “Certi giorni sono 'socialissimo', certi altri non posto niente. Li uso per distrarmi dopo l'allenamento, per non pensare solo al campo. Reazioni esagerate delle gente? Se si fosse parlato solo di calcio non ci sarebbero stati problemi. Invece sono stati espressi giudizi sulla mia famiglia, sono state dette cose molto brutte, che hanno fatto stare molto male i miei”.

Sul rapporto con suo cognato: “Sono molto legato a lui, perché ha cominciato a frequentare casa nostra quando ero piccolino e Antonio era già partito. Mi ha cresciuto come un fratello”.

Sull'esame di maturità saltato: “So bene quanto è importante lo studio e mi dispiace, ma in quel momento non ero pronto, come credo succeda ad altri ragazzi. Non avevo studiato, è stato un anno impegnativo. Ma è una sfida importante: ho promesso alla mia famiglia ed a me stesso che l'affronterò più avanti. La materia che mi preoccupava di più? Economia”.

Sull'importanza del ruolo di Vincenzo Montella per la sua permanenza a Milano: “Quello è stato solo un caffè con la mia famiglia, non si è parlato di mercato. Veniamo entrambi dalla Terronia! A parte le battute, con il mister ho un ottimo rapporto, scherziamo sempre in napoletano. Ed è vero che con la sua esperienza lui poteva capire la mia situazione meglio di tanti altri”.

Sugli obiettivi stagionali del Milan: “L'obiettivo è tornare in Champions. E' vero che abbiamo cambiato tanto, dobbiamo cercare di fare gruppo e far ambientare al meglio i giocatori nuovi. Stiamo tutti ascoltando il mister. Speriamo di fare grandi cose”.

Sulla Juventus: “E' per forza la favorita del campionato. Cerchiamo di battere tutte le altre e poi quando incontriamo la Juve cerchiamo di battere anche lei. Ci siamo anche noi tra le squadre da battere”.

Sul Milan come suo personale 'esame di maturità': “Credo che quest'estate 'bellissima' mi abbia fatto crescere molto. Sì, mi sento più maturo”.

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