Come riporta "La Gazzetta dello Sport" questo'oggi in edicola, si è verificato quello che Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli e in generale i tifosi rossoneri temevano dall'inizio: Gigio Donnarumma non rinnoverà il suo contratto, in scadenza nel 2018, con il Milan. I dirigenti rossoneri avevano chiesto al giocatore e a Mino Raiola di essere veloci nel prendere una decisione, in modo da iniziare a capire il da farsi e soprattutto in modo da trovare delle alternative che possano garantire ai rossoneri un portiere importante in vista della prossima stagione. Andiamo però a capire i motivi per i quali Gigio ha preso questa decisione
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Donnarumma, i motivi per cui il Milan ha perso il suo portiere
RAIOLA-MIRABELLI - Come sottolinea "La Gazzetta dello Sport", c'è stato subito qualcosa che non è andato tra Massimiliano Mirabelli e il procuratore Mino Raiola: già ai primi di maggio l'incontro tra i due non era andato nei migliori di modi, sia per la vicinanza tra Adriano Galliani e l'agente e sia perchè quest'ultimo aveva manifestato grandi dubbi sul closing, che ha indispettito non poco i rossoneri, aggiungendoci inoltre il fatto che il direttore sportivo non aveva mai avuto rapporti con Raiola, che, come sappiamo, ha dei modi tutti suoi per gestire le trattative riguardanti i suoi assistiti. Fassone aveva capito la situazione, e proprio per questo ha cercato di chiudere la pratica in tempi brevi, ma le mosse della dirigenza non sono state apprezzate dall'entourage del giocatore, come ad esempio l'idea di proporre un contratto al fratello di Gigio Antonio, oppure contattare e parlare direttamente con il numero 99 rossonero, in modo da convincerlo ad accettare la proposta milanista.
LA FRETTA - Come detto, una delle priorità della nuova dirigenza capitanata da Yonghong Li era proprio quella di portare a casa il rinnovo di Donnarumma: per questo motivo Fassone e Mirabelli hanno cercato di velocizzare la trattativa, ma alla fine la fretta si è rivelata un autogol, che ha reso di fatto invano ogni tentativo della dirigenza rossonera. Non sono piaciute inoltre le fughe di notizie trapelate dopo ogni vertice, soprattutto quelle relative all'incontro tra Raiola e la famiglia del giocatore alla vigilia della convocazione con l'Under 21.
GIGIO - , in cui si parlava della sete di guadagno, ha scosso Gigio, che per la prima volta ha percepito che l'amore della tifoseria rossonera si stesse tramutando in qualcosa di diverso: nel summit decisivo relativo al suo futuro, Donnarumma è parso scosso, consapevole che probabilmente si stava raggiungendo un punto di non ritorno. L'ultimatum del Milan non è piaciuto per niente a Raiola e company, ma anche i rossoneri non hanno gradito la clausola "provocatoria" di 10 milioni di euro proposta dall'intermediario a Montecarlo. Insomma, per tutti questi motivi, il Milan ha perso definitivamente il suo gioiellino
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