Donnarumma, il bacio e lo sfogo complicano i piani di Raiola

Vale più di mille parole, ciò che ha fatto Gianluigi Donnarumma alla fine della gara contro la Juventus di venerdì sera: sfogo da vero tifoso, bacio dello stemma e mano sul cuore vicino ai propri tifosi, in uno stadio che sogna di averlo in bianconero. Gesto d'amore puro. In un ambiente carico e nervoso, come quello rossonero dopo le decisioni di Davide Massa, Gigio rappresenta l'eroe della resistenza. Anche perché in campo si è dimostrato ultimo baluardo insuperabile e aveva condotto il Milan al pareggio.

Sono almeno nove le parate decisive del classe 1999. Venerdì sera ha dimostrato, scrive il Corriere della Sera, di essere un campione vero. Ma siccome Gigio oltre alle doti tecniche ha anche una grandissima personalità, è normale che si sia indignato di fronte alle decisioni errate dell'arbitro, diventando per un momento un tifoso e un ragazzo di 18 anni tifoso del Milan. Oltre al bacio, infatti, c'è stato lo sfogo contro la Juventus: "Sempre loro, sempre con loro, non è possibile, mer*e".

Eppure sono mesi che i bianconeri tentano di portarlo a Torino, che Giuseppe Marotta e Massimiliano Allegri mandano messaggi e che Gianluigi Buffon "se lo lavora". La palla sarà anche nelle mani di Mino Raiola, che vuole le garanzie sul futuro del Milan prima di far firmare il prolungamento a Gigio e non ha gradito la scena finale di venerdì, ma obiettivamente a questo punto non solo pare impossibile che Donnarumma lasci il Milan, almeno per ora, ma soprattutto che vada alla Juventus, per la quale ha dimostrato di non avere affatto simpatia. Per ora, però, prende 250mila euro all'anno e le grandi d'Europa lo corteggiano. Raiola, si sa, sceglie la via del portafogli e non quella del cuore, ma Gigio di personalità ha dimostrato di averne...

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