E' il day after Italia-Svezia, gara che ha estromesso la Nazionale dal Mondiale dopo ben 60 anni. E' il giorno delle polemiche, dei bilanci, delle accuse, ma questo è anche il momento di ricostruire l'intero movimento e soprattutto di riformare una rosa che possa essere protagonista nel prossimo biennio. Uno dei protagonisti sarà sicuramente Gianluigi Donnarumma, che, dopo l'addio di Buffon, diventerà il portiere titolare della Nazionale a soli diciannove anni d'età.
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Donnarumma, l’Italia adesso è tua: crescono oneri e responsabilità
Certo, Gigio è abituato a bruciare le tappe, e già essere l'estremo difensore titolare del Milan è una bella responsabilità, tuttavia essere il prescelto per sostituire un mostro sacro come Buffon non può far altro che aumentare le responsabilità del numero 99 rossonero. Nell'immediato non cambierà nulla, ma nel lungo periodo Donnarumma dovrà aumentare sensibilmente il suo rendimento sia al Milan e sia in Nazionale, per dimostrare di essere già pronto ad assumersi una responsabilità del genere.
Le sue prestazioni in questa stagione sono state "normali", nel senso che non ci sono stati errori ma neanche miracoli, anche se nell'ultima partita il portiere ha salvato il risultato contro il Sassuolo, ma da Gigio ci si aspetta un rendimento sempre più elevato, anche appunto per questo ribaltone inaspettato in Nazionale. Il numero 99 sperava di vivere il suo primo mondiale in carriera, ma tra quattro anni potrebbe essere proprio lui il protagonista numero 1, giocando stabilmente titolare, ed è per questo motivo che il portiere non ha tempo per rimpiangere il passato e deve iniziare a pensare esclusivamente al suo futuro, che si prospetta più roseo che mai...
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