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Europa League: danni (e rimedi) del preliminare a luglio

Redazione

Ecco le conseguenze economiche e sportive del preliminare estivo di Europa League. Commercialmente, la presenza in Cina vale oro per Milan e Inter

Il sesto posto, secondo la Gazzetta dello Sport, rischia di essere un trappolone per le milanesi. L'Uefa ha fissato per il 27 luglio e il 3 agosto l'andata e il ritorno dei preliminari per accedere al playoff (17-24) che danno diritto a un posto nei gironi di Europa League.

La competizione già di per sè ti complica la stagione. Si gioca al giovedì e il rientro dalle trasferte è spesso il venerdì. Non il massimo, anche giocando alla domenica. E poi prevede più partite. Una gara ufficiale già a luglio ti costringe poi ad anticipare raduno e preparazione, con conseguenze fisiche importanti sul finire della stagione.

L'altro problema è dato dalle tourèe estive che dovrebbero portare le milanesi in Asia. Il 24 luglio sarebbe in programa il derby a Nanchino, casa di Suning. Rinunciare ai soldi di queste trasferte sarebbe un bel danno. Economico, certo, ma soprattutto di immagine. I tre milioni di cachet sarebbero facilmente riassorbiti, ma la mancata presenza sul territorio asiatico vale tantissimo per sponsor globali e locali, merchandising e capacità attrattiva di nuovi tifosi.

Nel 2015 il Milan calcolò, per intenderci, un aumento di 200.000 fan sui social nei giorni della tournèe estiva in Oriente. Quindi l'impatto è tutto fuorchè marginale. Il Milan ha ormai più fan in Cina che in Italia e voltar loro le spalle non è la mossa giusta. E' anche vero che gli interessi commerciali non possono mettere in secondo piano i risultati sportivi. Per cui meglio l'Europa subito e magari il derby cinese sotto Natale.

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