Lunedì si terrà il sorteggio a Nyon per i sedicesimi di finale di Europa League. E' già uno step molto importante, perché tutti i prossimi match saranno ad eliminazione diretta, anche se con la formula dell'andata e del ritorno. Si può però provare a guardare più avanti, e delineare i profili delle contendenti alla vittoria finale. Ne abbiamo individuate dieci, e forse si poteva fare pure 12 con l'aggiunta di Atalanta e Lazio, due delle squadre italiane che giocano il miglior calcio attualmente.
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Europa League, i 10 avversari da temere per il Milan
In prima fila si trovano le più illustri, squadre con fatturato da Champions League e con nomi altisonanti. Stiamo parlando di Atletico Madrid e Arsenal. Due storie però ora completamente diverse. I Colchoneros infatti sono usciti a sorpresa dal girone C dell' "Europa che conta" segnando solo 5 gol. C'è chi sostiene che l'era del Cholo Simeone sia al capolinea, ma più difficile è sostenere che non daranno l'anima per vincere. Negli ultimi 4 anni ci ha sempre pensato il Real Madrid ad eliminarli dalle competizioni continentali, due volte in finale.
I Gunners di Arsène Wenger invece non si sono qualificati alla fase a gironi della coppa "con grandi le orecchie". E anche questa è una notizia. Non accadeva infatti dal 1998/99. Pure in terra londinese il rapporto con l'allenatore si sta sfilacciando. Anzi qui è assai logoro. Ventuno anni con lo stesso tecnico sono veramente tanti, e i mancati successi in competizioni più importanti (Europa e Premier) si moltiplicano di anno in anno. Tuttavia la rosa è ricca di talento: Ozil, Sanchez, Lacazette, Ramsey sono solo alcuni dei grandi campioni.
Dedicare un posto di onore al Napoli è poi d'obbligo. I partenopei stanno vivendo il momento più complicato da quando c'è Sarri in panchina. Squadra corta e infortuni hanno portato qualche attimo di stallo al bel gioco tanto decantato degli azzurri. Punteranno prima al campionato, ma se questo obiettivo dovesse fallire, e in Europa fossero ancora in gioco, chissà magari con il trio delle meraviglie e l'urlo del San Paolo potrebbero decidere di mettere il bastone nelle ruote dei rossoneri.
Torniamo ora alle squadre estere. Il Lipsia è il club tedesco che desta più curiosità, anche se non va dimenticata la presenza pure del Borussia Dortmund tra le 32. La compagine di proprietà della Red Bull sta confermando il secondo posto dell'anno scorso in Bundesliga, produce molte occasioni da gol ad ogni partita, e in Champions ha lottato fino all'ultimo con il Porto per approdare gli ottavi. I giocatori più importanti sono sicuramente Forsberg e Werner, ma pure Keita, che ad agosto andrà al Liverpool, è unico nel suo genere. Perché piace meno il Borussia Dortmund? Il gioco di Bosz non sta convincendo appieno. Troppi gol subiti, e poca incisività. La gestione dello spogliatoio non è stata inoltre fin qui eccezionale, con il caso Aubameyang che sta prendendo più di una prima pagina. Ma mai dare per vinti questi tedeschi. La finale di Wembley contro il Bayern in fondo risale solo a quattro anni fa.
Per individuare altri rivali interessanti in Europa League per il Milan bisogna spostarsi in Portogallo, dove lo Sporting Lisbona è più forte degli anni passati. Lo ha dimostrato in Champions, ma ha dovuto fare i conti con la superiorità incolmabile di Juventus e Barcellona. In campionato William Carvalho & co. sono a pari con il Porto in testa alla classifica. E con l'Europa League hanno un certo feeling che trova riscontro nella semifinale del 2012, persa contro l'Athletic Bilbao. Proprio i baschi sono è la prossima squadra da analizzare. Ora è in crisi (16^ in Liga), ma alle spalle c'è un grande passato. 8 volte campioni di Spagna (l'ultima risale all'83-84) e nel 2012 persero in finale, solo perché dall'altra parte c'era un Falcao scatenato. 3-0, doppietta del Tigre e un gol di Diego, ex Juventus.
Restiamo in Spagna ancora per un attimo, perché pure il Villarreal di Carlos Bacca merita attenzione. Sesto dietro solo alle big in Liga, si affida ai gol di Bakambu, più che a quelli dell'ex rossonero, per una scalata in Europa, terra in cui il Sottomarino giallo si è sempre espresso con ottimi risultati. Recentissima la semifinale persa contro il Liverpool (2016) e quella anch'essa persa contro il Porto (2011). Certo è però che una decina di anni fa, quando si fermarono ad un passo dalla finale di Champions League, erano ancora più forti di così.
Per concludere voliamo ad Est. Su tutte il Cska Mosca scalpita per arrivare fino in fondo. Anche ovviamente per mettere in buona luce il paese russo alla vigilia del Mondiale in casa. Sono "retrocessi" dalla Champions dopo alcune prestazioni eccellenti, come la vittoria in Svizzera in casa del Basilea. In Europa l'ultimo successo risale al 2005, quando vi giocavano, in attacco, Wagner Love e Olic. Ora c'è Dzagoev, eterna promessa non sempre mantenuta. Giocare in casa loro non è facile, come non lo è giocare in casa della Dinamo Kiev. Gli ucraini sono abituati a questi torneo, e vanno rispettati. Nel girone hanno segnato 15 gol, 2 in più del Diavolo. Anche senza Yarmolenko che hanno venduto al Borussia Dortmund.
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