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Fassone e Mirabelli, i due dirigenti hanno conquistato i tifosi

Stefano Bressi

Al di là degli acquisti fatti, Fassone e il ds sono amati dai rossoneri per come si comportano: tanta spontaneità, tanti sorrisi e soprattutto chiarezza.

Per quasi un anno, i tifosi rossoneri hanno vissuto il closing in mille modi possibili, ma quasi mai in modo positivo. C'era chi sosteneva fosse tutto un teatrino, chi pensava che alla fine questi cinesi esistessero ma non sarebbero mai riusciti ad acquistare il club, chi invece aveva paura di finire in mano a una nuova proprietà povera o che non sapesse gestire la società. Neanche quando è stato nominato Marco Fassone come futuro amministratore delegato i tifosi si sono tranquillizzati. Idem quando lo stesso ha scelto Massimiliano Mirabelli come direttore sportivo.

Anzi, i due non erano visti proprio di buon occhio. Entrambi provengono dai cugini dell'Inter e la nuova proprietà ha rischiato di non presentarsi nel migliore dei modi a chi la accusava di non mettere lo stesso amore che per trent'anni ha messo Silvio Berlusconi. In quattro mesi, però, è cambiato tutto. Fassone si è presentato immediatamente facendo colpo nel cuore dei tifosi. Fin dalla conferenza stampa di presentazione, infatti, i milanisti hanno capito che la nuova dirigenza poteva far bene e hanno iniziato a sostenerla.

Il resto, è venuto da sé. Il mercato faraonico portato avanti grazie ai 230 milioni messi a disposizione da Yonghong Li (alla faccia di chi diceva fosse povero), ha sicuramente aiutato, ma è stato probabilmente il contorno a far davvero innamorare i tifosi. La nuova dirigenza del Milan, oggi, appare vicina al popolo rossonero, spontanea e alla mano. Il tormentone del "Passiamo alle cose formali" è stato vissuto in prima persona da Fassone, mentre Mirabelli ha scherzato sul fatto che i social ridessero ai suoi amichevoli schiaffi ai nuovi acquisti, dandone ancora di più.

Insomma, una dirigenza che ha fatto fin da subito capire di voler far tornare grande il Milan e che, soprattutto, ha esposto con il massimo della chiarezza il progetto e la situazione. Non ci sono misteri sul mercato del Milan, con dati esposti apertamente durante una sorta di conferenza stampa in cui erano i tifosi a fare domande. Il contatto tra milanisti e Milan è ciò che ha fatto sì che nascesse l'amore. E proprio il fatto che all'inizio Fassone e Mirabelli non erano visti di buon occhio e adesso sono così amati fa comprendere quanto di buono abbiano fatto nel corso di questa estate. Adesso la missione, però, non è ancora compiuta. I milanisti hanno criticato ampiamente la vecchia proprietà e dirigenza dopo 25 anni di successi, non avrebbero difficoltà a farlo con la nuova. Dovranno essere bravi, tutti, da Yonghong Li a Fassone e Mirabelli, a far sì che l'entusiasmo resti immutato. Come? Passando alle cose formali anche in campo, perché è arrivato il momento di riportare trofei a Casa Milan.

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