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Marco Fassone, neo amministratore delegato del nuovo Milan di Yonghong Li, si è presentato a San Siro nella sua nuova e prestigiosa veste iniziando con i rossoneri laddove aveva terminato con i nerazzurri, vale a dire con un derby.
Un esordio davvero elettrizzante, che corona una settimana molto intensa caratterizzata dal closing e dalla conferenza stampa di presentazione, in cui Fassone, chiamato a un compito tanto affascinante quanto arduo, ha mostrato lucidità e chiarezza di idee.
Fassone ha contezza di quanto complessa sia la situazione finanziaria del Milan e con lungimiranza ne indica i due obiettivi immediati prioritari: il raggiungimento di un posto utile alla partecipazione della Champions League 2018-2019 e lo sviluppo strategico del mercato cinese, entrambi fondamentali per lo sviluppo e la riuscita del business plan milanista.
Con mirati e ambiziosi investimenti sulla componente tecnica il Milan può sperare di rientrare nel calcio che conta e che genera profitti; allo stesso tempo, attingendo all’enorme bacino di potenziali tifosi asiatici, stimati in almeno 560 milioni, Fassone può dare lustro al brand rossonero e creare una rete di marketing al livello delle più moderne società calcistiche.
Ma non vive di sola finanza: consapevole dell’orgoglio e del senso di appartenenza propri del tifoso milanista, l’AD si è affrettato a lanciare messaggi tanto rassicuranti quanto ambiziosi sul mercato che verrà, iniziando dai rinnovi di Gianluigi Donnarumma e Suso e promettendo innesti di prestigio e qualità, da concordare con il confermatissimo tecnico Vincenzo Montella, per ridare qualità a un Milan troppo spesso svilito in questi anni da acquisizioni a parametro zero.
Fassone, terminate le celebrazioni del closing, la conferenza stampa di prestazione e la visita di rito alla squadra, si è calato nel ruolo operativo a lui congeniale presentandosi a San Siro per seguire da vicino il Milan impegnato nella difficile stracittadina, così importante per la corsa all’Europa.
Il neo AD, conscio dell’importanza mediatica del suo ruolo, non si è sottratto alle fameliche televisioni a caccia della dichiarazione a effetto: dimostrandosi molto pragmatico, oltre a ringraziare con molta eleganza la gestione uscente, ha confermato di essere dirigente abituato a operare in squadre di vertice e ha ribadito la necessità di mettere a disposizione di Montella, entro il mese di luglio, il 60-70% della rosa per la stagione 2017-2018.
Fassone ha successivamente adempiuto al mandato di uomo di campo oltre che di strategia ed è sceso a bordo campo ad assistere al riscaldamento dei ragazzi di Montella; ha seguito il Derby dalla tribuna con Yonghong Li ed il suo braccio destro Han Li, lasciandosi andare a una composta ma sentita esultanza al gol del pareggio rossonero e ha manifestato soddisfazione e gratitudine ai ragazzi negli spogliatoi nel dopo gara.
“Ora si fa sul serio, adesso si lavora concretamente” ha chiosato Fassone, lasciando intendere ai microfoni delle TV che è giunto il momento di discutere di rinnovi e pianificare il futuro, che prevede inoltre, a medio-lungo termine, la possibile quotazione del Milan in Borsa, la ricerca della bandiera da inserire in società, lo stadio, le partnership in Cina.
Uomo serio e manager dalle idee chiare: così si è presentato Fassone, l’uomo che dovrà riportare il Milan ai vertici del calcio internazionale.
Enrico Maggioni
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