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Fassone tuona e Montella trema

Stefano Bressi

Al termine della partita tra Milan e Sampdoria, Fassone ha richiamato tutti, allenatore compreso. L'Aeroplanino adesso rischia e fa mea culpa.

Un Milan inguardabile, quello sceso in campo ieri a Marassi e che, molto probabilmente, è stato visto anche in Cina grazie all'orario favorevole. I rossoneri escono sconfitti meritatamente contro la Sampdoria e a fine gara a metterci la faccia ci ha pensato Marco Fassone, amministratore delegato rossonero. Non sempre è facile farlo in certe situazioni, ma l'a.d. ci ha tenuto a sottolineare che non ci si può e non ci si deve abituare a queste sconfitte. Zero alibi. Tuona, Fassone, attaccando tutto e tutti, allenatore compreso. Lo stesso Vincenzo Montella ha tentato di spiegare, ma si è preso le proprie colpe. Al momento la panchina non sembra essere davvero a rischio, ma sicuramente non è più comodissima. Fassone è intervenuto anche per far capire all'Aeroplanino che c'è bisogno di una scossa, altrimenti si rischia di andare incontro a una situazione che non sarà più rimediabile. Si diceva fosse servito il blackout di Roma, invece no. Avversario tosto ed ecco di nuovo una non-squadra con un non-gioco, scrive La Gazzetta dello Sport.

Ora, però, bisogna per forza farsi bastare questa batosta per svegliarsi. Si riparte da Fassone che per la prima volta si mostra arrabbiatissimo. Bisogna ricostruire l'aspetto tattico, ma anche lo spirito, che ieri non si è visto. L'amministratore delegato chiede che sia il Milan a fare la gara, senza subirla. Soprattutto chiede di sistemare le cose in fretta. Sottolinea come ci siano motivazioni tecnico-tattiche, ma anche che sia stato l'atteggiamento a essere sbagliato. I complimenti a Marco Giampaolo non possono mancare, ma il Milan, dice, è più forte della Sampdoria e quindi non si possono perdere partite così. Insomma, Fassone vuole evitare che venga considerata una cosa che può capitare, la sconfitta di ieri. Bisogna ricordarsi sempre di essere il Milan e che di tempo ce n'è molto poco.

Montella, come detto, ha provato anche a giustificarsi. Ha sottolineato come il Milan sia la squadra più giovane della Serie A, ma ha riconosciuto che è mancata la voglia di imporsi sull'avversario. Tutti bocciati e si assume le colpe di non essersi accorto mancassero le energie mentali. Non si perde comunque d'animo Montella e cerca di tenere l'umore alto. Il materiale a disposizione c'è, basta continuare a lavorarci.

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