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Come viene sottolineato dalla Gazzetta dello Sport, Patrick Cutrone, attaccante del Milan, ha vissuto un'estate straordinaria: il classe 98'è riuscito a salire sempre più in alto, se consideriamo in successione la doppietta contro il Bayern Monaco, i due gol in Europa League, la rete a Crotone e la convocazione nell'Italia Under 21. Insomma, è incredibile l'ascesa del ragazzo, proprio nell'estate in cui il club di via Aldo Rossi ha speso oltre 200 milioni di euro: una bella soddisfazione per un giocatore che si è fatto tutta la trafila nel settore giovanile rossonero.
VITA PRIVATA - Patrick abita a Parè, frazione di Colverde in provincia di Como, insieme alla madre, al padre e al fratello Christopher, che gioca come portiere in Svizzera. Avere la patente gli ha reso la vita molto più facile, visto le difficoltà logistiche nell'arrivare a Milanello, tuttavia questa costanza ha premiato il rossonero, che si è confermato a suon di gol. Ecco, appunto, sono le reti ciò che colpiscono di Cutrone: essere cosi continuo, dopo aver disputato nella scorsa stagione solo cinque minuti di Serie A, è davvero incredibile, anche se segnare è stata sempre la cosa che gli è riuscita meglio, tanto è vero che l'attaccante è il miglior bomber della storia del settore giovanile del Milan-
OSSESSIONE DEL GOL - Cutrone vive per il calcio e per il gol: se non riesce a segnare è meglio stargli lontano, cosi come racconta suo padre Pasquale: ""Dire che vive per il calcio è l’esatta verità. Pensi che fino a qualche mese fa dormiva col pallone. In senso letterale: lo teneva sul cuscino. Per non parlare dei danni che ha combinato giocando in casa: ultimamente ha rotto una pianta a mia moglie. Il primo giorno di asilo invece mi chiamò la suora: aveva spaccato il vetro dell’estintore. E’ un ragazzo bonaccione ma con una personalità molto forte. Molto testardo nelle cose. Per fortuna lo è stato anche nello studio, e questa estate ha preso la maturità scientifica. La mia priorità per lui era il diploma: nel caso avrebbe ripetuto l’anno fin quando non l’avrebbe presa. Mi ha anche promesso che non si farà altri tatuaggi: altrimenti sono guai...". C'è inoltre da sottolineare una curiosità: a soli 8 anni c'è stato un derby tra Milan e Inter per averlo, ma i rossoneri sono riusciti a spuntarla, grazie anche al lavoro di Luigi Rampoldi: "L’Inter ha temporeggiato, non si sono più fatti sentire, io ho stretto la mano a Bianchessi e l’affare è andato in porto. Per lui è stato il massimo, anche perché è milanista. I suoi allenatori ci hanno sempre detto che ha la testa giusta. Credo di sì: dopo il gol di Skopje era già lì a pensare al Cagliari. Ogni tanto mi piacerebbe che riuscisse a godersi il momento". Probabilmente è vero, ma Cutrone è fatto cosi: pensa già al prossimo gol da fare, proprio come un certo Filippo Inzaghi...
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