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FC Shkëndija, Ibraimi: “Non ho paura del Milan. Lo volevamo nel sorteggio: daremo il massimo”

Besart Ibraimi Shkendija
Besart Ibraimi, attaccante dei macedoni ha spiegato: “Ogni cosa che accade nella vita rappresenta il volere di Dio”. Le sue dichiarazioni al CorSera

Daniele Triolo

Il prossimo 17 dicembre Besart Ibraimi, tra i giocatori più forti del FC Shkëndija, domani sera rivale del Milan a San Siro nei playoff di Europa League, compirà 31 anni. Nella Prva Liga macedone ha messo a segno 46 gol in 63 gare e, con 9 reti all'attivo, è il capocannoniere di tutti i tempi della formazione allenata da Qatip Osmani nelle competizioni europee. Alla vigilia di Milan-Shkëndija, Ibraimi ha concesso una lunga intervista alla versione online del 'Corriere della Sera': qui tutte le sue dichiarazioni più importanti:

Sulle sensazioni in vista della partita: “Giocare contro una grande squadra come il Milan dà sempre ottime sensazioni. Il giorno del sorteggio, molti di noi avrebbero voluto come avversaria proprio la squadra rossonera: è come un sogno che si realizza. Siamo davvero felici di avere l’opportunità di giocarci la qualificazione ai gironi proprio contro di loro”.

Sul rappresentare la popolazione albanese in Macedonia: “Per me è un grande piacere, oltre che un onore. Lascio le questioni politiche ad altri, perché noi siamo solamente dei calciatori: ma posso dire che io mi sento albanese e sono orgoglioso di esserlo. Oltretutto molti miei compatrioti sono tifosi milanisti e questo darà ancora più sapore al nostro prossimo impegno”.

Sul sostegno dei tifosi a San Siro ed a Skopje giovedì prossimo: “Noi li consideriamo davvero il dodicesimo uomo in campo: ci sostengono sempre, in ogni partita dal primo all’ultimo minuto. Contiamo molto sul loro supporto per la partita di Milano e sono sicuro che moltissimi di loro saranno presenti anche a Skopje, dove dovremo disputare il ritorno poiché il nostro impianto, la Ecolog Arena di Tetovo, non è omologato per partite del genere”.

Sul sostegno di Blerim Džemaili e Darko Pancev al FC Shkëndija: “Lo Shkëndija rappresenta un simbolo in tutte le terre albanesi e ogni albanese, in qualsiasi parte del mondo, tifa per la nostra squadra. Ovviamente è un piacere e ci rende felici che grandi giocatori e una vera e propria leggenda del calcio macedone come Pancev facciano il tifo per noi”.

Sui suoi ricordi dell'esperienza maturata con lo Schalke 04: “Dentro di me è ancora vivo il ricordo del mio esordio in Bundesliga contro il Friburgo. Quell’esperienza mi ha aiutato molto a crescere come calciatore e come professionista; anche se ho giocato poco in Germania, non ho rimpianti. Ogni cosa che accade nella vita rappresenta il volere di Dio”.

Sui giocatori del Milan più temuti: “Non ho paura di nessun avversario: sicuramente nutro un grande rispetto per loro perché sono tutti grandi calciatori”.

Sulle chance della sua squadra di passare il turno: “Non faccio pronostici: posso solo dire che tutti noi daremo il massimo, ben consapevoli dell’avversario che avremo di fronte”.

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